«Permettere a tutti i comuni del tarantino che hanno un legame strutturale con il Porto di Taranto o hanno terreni già pronti per essere utilizzati, di essere inseriti nella Zes jonica; accelerare in ogni modo l’iter per farla partire e soprattutto dare priorità alla nostra aere geografica. Su questi tre punti fondamentali, che di fatto riguardano i tempi e la perimetrazione, bisogna fare chiarezza.» Lo chiede il consigliere regionale Renato Perrini.
«In molti – spiega l’esponente del centrodestra ionico – hanno visto nella Zona Economica Speciale una sorta di risarcimento per Taranto, una città ma anche un’intera provincia, che hanno bisogno ed urgenza di diversificare le attività economiche così legate per decenni all’Ilva e alla siderurgia. Ecco perché non avere, ad oggi, un quadro chiaro sulla nostra Zes mi fa pensare che ancora una volta il rischio di essere penalizzati sia molto elevato. Torno a ribadire che per noi la Zes è una grande occasione per attrarre investimenti diversi dal passato e per far sì che le nostre comunità imprenditoriali tornino ad essere competitive.
Quindi – conclude Perrini – lancio un appello ai miei colleghi, fermiamoci e ragioniamo, il rischio è che venga fuori un documento che danneggi Taranto invece che favorirla. »