Può sembrare strano che una posizione yoga prenda il nome
di un guerriero; in realtà il nome di questa asana celebra il “guerriero spirituale” che con coraggio si batte contro il nemico universale, ovvero l’ignoranza, la causa principale di tutte le sofferenze. E’ chiamata così in onore di un eroe mitologico indù, Virabhadra; incarnazione del dio Shiva, valoroso e potente che aveva numerose braccia e occhi di fuoco. Questo asana dona attenzione, forza e stabilità. Il guerriero è inteso come quel combattente spirituale che si trova in ognuno di noi che combatte battaglie giorno dopo giorno e affronta le difficoltà che la vita ci mette davanti. Posizione: in piedi, gamba destra piegta verrso avanti, con il piede parallelo al tappetino. La gamba sinistra resta distesa verso dietro, con il piede perpendicolare al piede davanti. Il corpo è girato verso avanti. Le braccia sono tese verso l’alto, mani giunte e sguardo in alto verso le mani. Dopo cinque cicli respiratori ripetere con la sinistra. Benefici: apertura della gabbia toracica e del bacino, rafforzamento delle gambe. Dona forza fisica, mentale, emotiva e spirituale, e aiuta ad affrontare la vita con maggiore calma ed equilibrio.