«Un tavolo per definire una nuova strategia, condivisa e concordata con il territorio, per la lotta alla Xyella, con cui poter valutare la possibilità di affiancare la riconversione produttiva alle attività di reimpianto di specie resistenti, quali strumenti di rilancio dell’agricoltura nelle zone afflitte dal patogeno.Con una norma ad hoc si potrebbe ridare fiato – e speranza – al Salento sfiancato dal batterio». Il senatore Dario Stefàno torna a scrivere al Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina sulla spinosa questione della Xyella Fastidiosa in Puglia, prospettando un tavolo di concertazione e un percorso legislativo per tradurre in fatti le richieste di aiuto e ristoro che vengono dagli agricoltori e dai produttori danneggiati e per mettere in campo un’iniziativa forte nelle zone colpite con l’obiettivo di ostacolare il pericoloso avanzamento del patogeno “senza trascurare la prospettiva più ambiziosa, di lungo respiro, che è quella di immaginare e costruire insieme la Puglia agroalimentare di domani”.
“Credo sia utile – spiega Stefàno – un tavolo di raccordo che valuti l’opportunità e la fattibilità di interventi di riconversione produttiva da affiancare alla già prevista attività di reimpianto di specie di ulivo resistenti e tolleranti, la cui autorizzazione dovrebbe arrivare a breve da Bruxelles. Reimpiantare specie resistenti di ulivo restituisce speranze agli olivicoltori, è un tentativo necessario di cui, però, non possiamo conoscere con certezza l’esito futuro. Ecco perché, parallelamente a questa iniziativa, dobbiamo sviluppare una strategia nazionale organica, supportata sul piano scientifico, che affianchi, alle azioni di eradicazione del batterio, di contenimento e monitoraggio della malattia, quelle di riconversione e rilancio dell’agricoltura nelle aree colpite.
In questo percorso – prosegue il senatore salentino – ricade anche la possibilità di redistribuire parte delle quote dell’1% (pari a 65.000 ettari) della superficie vitata nazionale per aiutare le zone colpite da Xylella. Si potrebbe agire su due direttrici: la prima, a livello locale. Mi farei personalmente promotore di precisa istanza alla Regione Puglia, affinché provveda a bilanciare a favore dell’area salentina le quote del plafond di autorizzazioni a sua disposizione (800 ettari) e sulle quali può fare leva. Una scelta, questa, che lo scorso anno purtroppo non è stata effettuata. Se operata, di concerto col Mipaaf, entro gennaio prossimo, potrebbe portare benefici già dal prossimo anno.
La seconda, a livello nazionale: attraverso una iniziativa legislativa, di cui potresti farTi promotore, sulla necessità di operare sulle autorizzazioni di quell’1% la pre-deduzione di una quota da destinare alla Puglia. La legge di bilancio, in questo caso, rappresenterebbe una occasione preziosa che si presenta in tempi rapidi per sviluppare un intervento normativo. Certo, parliamo solo di alcune decine di ettari in più ma è pur sempre un altro passo in avanti per un territorio in difficoltà.
Credo che tale iniziativa, oltre a dimostrare la solidarietà del Ministero e delle altre Regioni agli agricoltori pugliesi di quelle aree, sarebbe utile ad incentivare l’attuazione degli interventi di eradicazione previsti dal piano di contrasto alla Xylella, voluti fortemente anche dall’Ue, e a favorire la riconversione delle aree infette. In un impianto normativo tutto da costruire a livello tecnico si potrebbe prevedere di dare priorità, per esempio, alla zona cuscinetto, per poi interessare gradualmente le aree infette. Una sorta di premialità in funzione dell’attuazione delle misure di contrasto. Sarebbe una misura che potrebbe affiancare quella del reimpianto, non appena quest’ultima verrà autorizzata dalla Ue.
Conosco e condivido le iniziative da Te già assunte in sede di bilancio – conclude Stefàno – sul difficile tema della Xylella che potranno avere il mio appoggio nell’iter parlamentare. So che si può fare di più e spero che in questa prospettiva tu possa condividere la mia proposta».