“Occorre dare priorità alle imprese agricole per le indennità e promuovere gli investimenti”. Lo ha ribadito oggi, al Tavolo ministeriale sulla xylella, una delegazione di Confagricoltura guidata dal presidente della Puglia Luca Lazzàro e dal presidente della Federazione Nazionale Olivicola Pantaleo Greco.
“Per non compromettere il futuro dell’olivicoltura pugliese – ha spiegato Luca Lazzàro presidente Confagricoltura Puglia – e far partire al più presto le risorse stanziate con il decreto emergenze è necessario creare una struttura specifica ad hoc ed una procedura straordinaria che consentano di gestire, in modo efficace ed efficiente i 300 milioni stanziati per il “piano di rigenerazione” dell’olivicoltura pugliese”. L’istituzione di una “area di crisi complessa” potrà sicuramente contribuire ad agevolare questo processo”.
Serve ripristinare il potenziale produttivo, finanziando in primo luogo gli espianti ed i successivi reimpianti di olivi o di altre specie nelle aree colpite, compensare le perdite di reddito subite, coprire i costi di smaltimento del legno, agevolare il trasferimento di conoscenze e l’assistenza tecnica, nonché sostenere le perdite economiche subite dai frantoi.
“Ma è necessario – ha messo in evidenza il presidente della Federazione Nazionale Olivicola di Confagricoltura Pantaleo Greco – rimuovere quei vincoli paesaggistici, che limitano di fatto le scelte imprenditoriali. Ad esempio delle varietà tolleranti ne è ammessa solo una, non tutte le tipologie d’impianto sono ammesse ed è impossibile la riconversione verso altre produzioni”.
Confagricoltura ha sottolineato, in conclusione, la necessità di procedere quanto prima all’approvazione di tutti i decreti attuativi delle norme che interessano il comparto olivicolo pugliese contenute nel cosiddetto “decreto legge emergenze” incluso quello relativo al “Piano straordinario per la rigenerazione” dell’olivicoltura delle zone infette oggetto della riunione odierna. Si tratta di provvedimenti che, ad alcuni mesi dalla conversione in legge del decreto, non risultano, purtroppo, ancora perfezionati anche a causa dell’avvicendamento di Governo, ma che sono essenziali per l’olivicoltura della Puglia.
Olivicoltura pugliese e Xylella
Calo produzione olio
media 2015/2018 rispetto al 2010
Lecce -30,2%
LE-BR-TA -25,9%
Puglia -30,8%
(Elaborazione Confagricoltura su dati Istat)