xylella
Una croce di colore rosso tracciata su alcuni ulivi infettati dalla 'Xylella fastidiosa', il batterio che sta decimando gli ulivi del Salento, Brindisi, 24 marzo 2015. ANSA/ MAX FRIGIONE
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«La pseudo-cultura del ‘no’ a priori ha fatto galoppare la Xylella fino alle porte della Terra di Bari.» Lo dichiara il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.

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«Per questo – aggiunge Marmo, è indispensabile utilizzare i fitofarmaci e non vietarli, come ha fatto imprudentemente qualche sindaco. L’importante è che le attività fitosanitarie non si svolgano indiscriminatamente, ma che avvengano in modo selettivo ed intelligente. A tal proposito, sarebbe necessaria una regia regionale altrettanto intelligente (cosa abbastanza difficile) che intervenga per governare le procedure: nel caso di raccolta di prodotti orticoli o fruttiferi, c’è l’obbligo di attendere il periodo di carenza prima di raccogliere oppure utilizzare i fitofarmaci subito dopo il raccolto.

Scagliarsi contro ogni forma di lotta al batterio –conclude Marmo– non serve a nessuno, senza sottacere il fatto che proprio l’inazione sia stata tra le prime responsabili della diffusione del batterio».

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