«Aumenta il plafond di risorse che la Regione Puglia destina all’emergenza Xylella. Oggi con delibera di giunta relativa ad una variazione di Bilancio, infatti, alla già importante dote di 4milioni di euro destinati alla lotta al batterio, si è aggiunto un ulteriore stanziamento di 2 milioni di euro.» Lo rende noto un comunicato dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia.
“Si tratta – afferma l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni – di atti concreti che insieme alla mole interminabile di lavoro già prodotto dai nostri uffici e in particolar modo dallo staff di tecnici ed esperti coordinati dall’Osservatorio Fitosanitario Regionale mette in evidenza l’operatività della Regione a fronte di un chiacchiericcio improduttivo e distruttivo attorno ad un problema che è invece sopravvivenza per molti imprenditori agricoli del Salento”.
“Il lavoro che poteva essere messo in campo dalla Regione è stato portato a termine in tempi record – sottolinea Nardoni – anzi siamo in grado di anticipare i tempi previsti per il monitoraggio dando incarico già nelle prossime ore ai Consorzi di Difesa per le produzioni intensive delle province di Lecce, Brindisi e Taranto e ai loro agenti fitosanitari per il prelievo dei campioni e controllo continuo nelle tre aree individuate (zona infetta, zona cuscinetto, cordone fitosanitario – ndr).
Così insieme alle risorse arriva un altro provvedimento decisivo che prova a restituire ossigeno ad agricoltori e vivaisti flagellati dalla Xylella Fastidiosa.
Abbiamo deliberato una richiesta di dichiarazione di stato di emergenza fitosanitaria straordinaria – spiega Nardoni – che presenteremo al Presidente del Consiglio che detta l’urgenza con cui affrontare il dramma che sta colpendo gli ulivi del Salento, cominciando dalla necessità di individuare ancora ulteriori risorse non solo per la ricerca, il monitoraggio e il contenimento della malattia, ma anche sostenere i settori economici colpiti dall’infezione.
Infatti il provvedimento che ancora una volta batte cassa nei confronti del Ministero (già stanziati dal Governo 2,6milioni di euro – ndr), dopo aver valutato il carattere di straordinarietà di un evento non assimilabile a nessun altro tipo di emergenza fitosanitaria, chiede straordinarietà anche negli interventi.
I fondi individuati nella variazione di Bilancio dalla Giunta regionale pugliese, ma anche le ulteriori risorse che chiediamo con forza al Governo – spiega Nardoni – sono il terreno su cui costruire una vera e propria politica di contrattacco non solo tecnico-scientifica, con l’individuazione del Piano Comunitario avvalorato dalle consulente di esperti in ambito locale, nazionale ed internazionale, ma anche un vero e proprio programma di interventi che siano in grado di rimettere in modo una economia colpita a morte.
Tutte le risorse in campo serviranno a fermare la pandemia per questo abbiamo chiesto il coinvolgimento del Ministero per l’Ambiente e del Ministero della Salute – dice Nardoni – perché a fronte di una indagine precisa compiuta dai nostri esperti ora abbiamo bisogno di indicazioni certe da parte dei due dicasteri competenti per mettere in atto tutte le azioni fitosanitarie possibili per fermare l’infezione.
Dopodiché – continua l’assessore regionale – dovremo mettere mano a quel comparto che oggi soffre, cominciando dalla richiesta di interventi economici mirati, passando per una adeguata campagna di comunicazione che restituisca verità e dignità nei confronti del nostro olio extra-vergine d’oliva.”
Per questa ragione – conclude il comunicato dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia – la delibera di giunta per lo Stato di emergenza chiede di individuare ulteriori risorse finanziarie finalizzate al risarcimento danni per i soggetti della filiera olivicola e vivaistica e di concedere alle vittime della contaminazione la sospensione delle rate di mutuo e dei contributi previdenziali in scadenza. Individuate inoltre nel provvedimento le ulteriori istituzioni scientifiche che faranno parte del Comitato tecnico-scientifico a supporto del Servizio fitosanitario Nazionale.»