Si sta ancora cercando una soluzione definitiva ed efficace alla dei terreni infettati dalla Xyella Fastidiosa, il batterio che rischia di mettere in ginocchio il comparto olivicolo pugliese. Si sono create zone di quarantena e si sperimentano nuove e vecchie contromisure (pare che si sia dimostrato efficace un trattamento con solfato di rame e grassello di calce), ma un rimedio sicuro ancora non c’è.
Ci sono però ulteriori contromisure per arginare il batterio ed evitare che la minaccia si estenda, considerando che sono circa 23 mila gli ettari di uliveto in provincia di Lecce ad essere a rischio. Intanto la giunta regionale pugliese ha stabilito che per almeno 15 anni non sarà possibile cambiare la destinazione d’uso dei terreni infettati dalla Xyella Fastidiosa, approvando un disegno di legge presentato dagli assessori alla Qualità del Territorio e alle Risorse Agroalimentari della Regione, Angela Barbanente e Fabrizio Nardoni.