Una vecchia pubblicità offriva un bicchiere di amaro “contro il logorio della vita moderna”; purtroppo, nella maggior parte dei casi è necessario ben più di un sorso di liquore, per quanto benefico, per affrontare al meglio i tanti impegni che caratterizzano le giornate di molti di noi.
Anche attività, un tempo considerate – a torto o a ragione – meno “esigenti” in fatto di impegno, come quelle della casalinga o dello studente, oggi impongono dei ritmi così frenetici da far sembrare poche le 24 ore che compongono ogni giornata. Il cambiamento maggiore, da questo punto di vista, si è verificato proprio a carico degli studenti, specialmente universitari; se fino a qualche decennio fa in molti vedevano gli anni universitari come una sorta di lunga “allegra vacanza” trascorsa fuori casa, oggi la realtà è ben diversa, sia per il notevole impegno richiesto dalle mutate esigenze nel campo dello studio e del lavoro, sia per l’impegno economico necessario per affrontare una carriera universitaria.
Oggi infatti, sono molti gli studenti che affiancano allo studio una attività lavorativa, a volte full-time e più spesso part-time. Se questo assicura loro una sufficiente autonomia economica dalla loro famiglia di origine, dall’altra parte comporta necessariamente una minore quantità di tempo da dedicare allo studio, con inevitabili ripercussioni sull’andamento della carriera universitaria.
Nasce così l’esigenza di ripensare in maniera profonda la modalità di affrontare un impegno tanto coinvolgente nel presente quanto importante per il futuro come quello dell’università, anche alla luce delle possibilità offerte dalle moderne tecnologie, quasi impensabili anche solo un decennio fa. In prima linea, sotto questo aspetto, sono le università telematiche, moderne strutture formative nate sul principio dell’insegnamento a distanza sviluppato nel mondo anglosassone e fondato sull’utilizzo di strumenti didattici che impiegano le quasi infinite risorse disponibili grazie a Internet. Lo studente può così consultare materiale didattico a distanza, così come assistere ad una lezione in video comodamente seduto alla sua scrivania di casa oppure interloquire con il proprio tutor con una email con una videochiamata.
Tra le università telematiche che oggi offrono il loro supporto agli studenti italiani spicca la “Niccolò Cusano”, che si è imposta per la qualità del suo insegnamento ed il panorama di servizi offerti ai propri iscritti. Ovviamente, poco o nulla può fare anche la migliore università se lo studente non può o non vuole studiare, così – per orientare l’attività degli studenti verso il migliore e più rapido raggiungimento dei propri traguardi – la università telematica “Niccolò Cusano” ha realizzato una campagna informativa individuata dall’esplicativo hashtag #buonipropositi , attraverso cui condividere consigli, suggerimenti e buone pratiche per ottimizzare il proprio tempo da dedicare allo studio.
Nell’ambito della campagna #buonipropositi, la università telematica “Niccolò Cusano” ha redatto una agile guida dal titolo “Come organizzare il tuo tempo”, che contiene una serie di consigli rivolti agli studenti che vogliano raggiungere rapidamente e con soddisfazione l’ambito traguardo della laurea. Alcuni consigli potranno sembrare fin troppo semplici, ma sono proprio quelli, spesso, ad essere i più utili ed efficaci, ecco quindi che non possiamo che consigliare a tutti gli studenti, specialmente a coloro che in parallelo agli studi siano impegnati in altre attività lavorative, di consultare la guida “Come organizzare il tuo tempo”, liberamente disponibile sul sito internet della università telematica “Nicola Cusano” (www.unicusano.it) e leggerla con attenzione. Siamo sicuri che troveranno molti interessanti consigli per mettere a frutto i loro #buonipropositi.