«Come si può leggere sul sito del Comune di Grottaglie, è stata convocata per il 10 agosto alle ore 10 presso la sala consiliare la Conferenza di servizi per l’ampliamento della cava in contrada “Amici”, attigua al terzo lotto.» Lo rende noto Etta Ragusa, coordinatrice di “Vigiliamo per la discarica”.
«La richiesta – ricorda la Ragusa – prevede un ampliamento pari, come superficie, a 47 campi di calcio, una volumetria di 8.500.000 metri cubi, equivalente a 7 volte il Colosseo, con una profondità di scavo fino a 30 metri! Si intensificano in prossimità delle ferie estive le conferenze di servizi per vagliare le continue e folli richieste del gestore della discarica ex Ecolevante. Dopo il rinvio a data da destinarsi della conferenza di servizi fissata per il 26 luglio per la “ottimizzazione del profilo altimetrico”, in realtà il raddoppio in altezza del terzo lotto, ecco fissata la conferenza per l’ampliamento della cava.
In realtà – precisa la coordinatrice di “Vigiliamo per la discarica” – si tratta del mostruoso ampliamento di una piccola cava inattiva da anni, sul quale la Regione nel 2010 si è già pronunciata respingendo per “incompatibilità ambientale” il progetto dal gestore nel 2006. Tuttavia lo stesso progetto viene ripresentato nel 2011 da Ecolevante, poi acquistata da Linea ambiente. Ma nel frattempo la legge cambia e il rilascio della Valutazione di compatibilità ambientale passa dalla Regione al Comune. Il Comune – Amministrazione Alabrese – non si pronuncia, e Linea ambiente si rivolge al Consiglio di Stato. Con sentenza n.1188/16 il Consiglio di Stato ordina al Comune di Grottaglie di pronunciarsi con provvedimento espresso.
Il 23 maggio 2016 si svolge la prima Conferenza di servizi a Bari presso l’Ufficio Attività Estrattive della Regione. I Sindaci di Grottaglie e di San Marzano e Francavilla Fontana, Comuni limitrofi, esprimono parere sfavorevole.
Intanto – conclude la Ragusa – Grottaglie ha un nuovo Sindaco, Ciro D’Alò, che in campagna elettorale ha dichiarato un netto no a qualsiasi ampliamento. Altri categorici no sono stati pronunciati dai partiti e dalle coalizioni di minoranza. L’auspicio è che la città intera si mobiliti contro questo ulteriore scempio, così come sta facendo per l’Ospedale e l’Aeroporto.»