Dura è la posizione presa del consigliere comunale Giampaolo Vietri nei confronti del sindaco di Taranto, Ippazio Stefano, all’indomani del nubifragio.
Secondo una nota stampa diramata dal consigliere di Forza Italia, il violento nubifragio di venerdì ha messo in evidenza la fragilità del sistema “città” causata dell’incapacità di chi è preposto alla gestione di situazioni di emergenza; ovvero il primo cittadino. Il sindaco infatti venuto a conoscenza della situazione che si sarebbe verificata ha esclusivamente rilanciato il messaggio di allerta meteo che la Protezione Civile ha diffuso ai comuni. Nessuna ordinanza è stata adottata invece dal sindaco per chiudere gli uffici pubblici, al fine di ridurre il traffico veicolare e le scuole comunali dove si sono verificate infiltrazioni ed allagamenti costringendo, in alcuni casi, l’evacuazione d’emergenza dei bambini presenti. Un inadempienza grave poiché è noto che molti edifici scolastici necessitano di urgenti interventi di messa in sicurezza e solo la fortuna ha voluto che non si verificassero disgrazie.
Inoltre nessuna ordinanza è stata adottata neanche per i sottopassi dove i soccorsi sono stati a lungo impegnati, nonostante le tante altre richieste d’intervento, quando sarebbe bastato decretarne la chiusura sbarrandone gli accessi. Tutte le vie della città sono comunque risultate allagate a causa di molte caditoie fognarie ostruite e ciò fa emergere la necessità che l’amministrazione attui un piano straordinario di ispezioni e manutenzioni delle stesse per evitare che ciò abbia a ripetersi. Senza parlare dei quartieri periferici dove le immagini delle barche a cui si è ricorsi per mettersi in salvo hanno fatto il giro dei TG nazionali.
Ed anche in questo caso va registrata la responsabilità dell’amministrazione comunale che da otto anni non è riuscita a portare a compimento i programmi integrati di rigenerazione urbana che contengono i progetti per la realizzazione delle fogne bianche nelle periferie. Per precise responsabilità del sindaco e dell’amministrazione gli operatori del soccorso hanno dovuto triplicare i propri sforzi e nessuno ripagherà ora i cittadini di Taranto per i disagi e i danni subiti a causa di tanta superficialità ed incompetenza. Numerosi per esempio, sono stati gli interventi degli Agenti della Polizia di Stato, in soccorso agli automobilisti bloccati nelle strade sommerse dall’acqua.
La giornata è stata di eccezionale lavoro per tutti i poliziotti della Questura di Taranto.
Anche gli operatori del Sala Operativa sono stati impegnati sia nella gestione delle numerosissime richieste d’intervento, con il costante colloquio con i tanti utenti, soprattutto anziani, spaventati oltremodo dall’inconsuete precipitazioni, sia con il coordinamento dei tanti equipaggi presenti sul territorio.
I poliziotti della Volante anche loro in prima linea impegnati nell’emergenza hanno prestato ausilio e soccorso numerosi automobilisti intrappolati nelle proprie auto.
Già intorno alle 9.00 il primo intervento che ha permesso di salvare una signora cardiopatica, residente nella provincia, giunta in città per delle visite mediche. La donna era rimasta intrappolata nella sua autovettura nel sottopassaggio di Viale Magna Grecia.
La situazione critica non sfuggiva ad un equipaggio delle Volanti che si trovava nella zona. E così mentre uno dei poliziotti soccorreva il marito della donna che era riuscito ad uscire dalla macchina, l’altro si precipitava nel sottopasso e traeva in salvo la signora prendendola in braccio e conducendola sul bordo della carreggiata. Dopo pochi minuti la coppia di anziani veniva assisita dai sanitari del 118 nel frattempo arrivati sul posto.
Poco distante, in Viale Virgilio, un altro equipaggio della sezione Volanti accorreva in soccorso di un anziano signore di 80 anni fermo al centro della carreggiata all’interno di una piccola utilitaria sommersa da quasi 80 cm. d’acqua. Gli agenti riuscivano a spingere a mano l’auto per alcune centinaia di metri fino una vicina stazione di servizio dove provvedevano a mettere in sicurezza l’auto e l’anziano conducente.
Intorno all’una, un altro intervento degli agenti ha scongiurato il peggio. In via Gorizia i poliziotti accorrevano in soccorso di una donna poliomielitica e con gravi insufficienze respiratorie, che aveva chiesto ausilio alla Sala Operativa 113 in quanto i macchinari utilizzati per la respirazione assistita, poggiati sul pavimento, iniziavano a non funzionare bene causa l’ingente quantità d’acqua entrata nell’appartamento. Anche in questo caso gli Agenti riuscivano a ripristinare la situazione mettendo in sicurezza la donna ed i macchinari medici e provvedendo a raccogliere l’acqua presente nella casa.
Al Quartiere Tamburi gli Agenti delle Volanti sono stati impegnati in altre operazioni di salvataggio. Una intera famiglia, con due bambini, è stata tratta in salvo da due poliziotti che ,visto l’alto livello dell’acqua raggiunto e la conseguente impossibilità di aprire le portiere dell’auto, come unica soluzione hanno spinto l’auto fin dove il livello dell’acqua ha permesso agli occupanti di uscire e mettersi in salvo.