È stato inaugurato questo pomeriggio dal Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, la banchina del Molo polisettoriale del Porto di Taranto.
Terminati lo scorso luglio i lavori di ammodernamento dei restanti 600 metri di banchina di ormeggio, oggi si può contare su 1500 metri lineari totali di banchina operativa, più il piazzale.
Un investimento finanziario di 75milioni di euro, inseriti nel Cis (Contratto istituzionale di sviluppo), provenienti per 35milioni dal fondi Cipe regionali e per i restanti 40milioni da fondi propri dell’Autorità portuale del Porto di Taranto.
“Il consolidamento della banchina – spiega l’onorevole Ludovico Vico -, consentirà ora di passare alla II fase dei lavori, finalizzati all’esecuzione dei dragaggi per portare i fondali dagli attuali 14,50 ÷ 15:50, ai 16,50 richiesti. Lavori la cui conclusione è prevista nei mesi di giungo/luglio 2018 e che non interferiranno con l’operatività della banchina stessa”.
Per tali lavori sono stati stanziati dal Cis 83milioni di euro.
“L’adeguamento e il potenziamento delle infrastrutture del Porto di Taranto incrementeranno la funzione di Hub Internazionale della infrastruttura ionica, oltre a rendere più semplice il percorso che porterà a Taranto la Zes (zona economica speciale)”.
Con l’approvazione definitiva alla Camera del decreto Sud, infatti, sono state istituite le Zes, in Puglia nel numero di due: quella di Taranto e quella di Bari-Brindisi.
La Zes ionica – ha spiegato il deputato Pd – con il suo porto e retro porto, incorpora naturalmente il metapontino, la Val Basento e Matera Capitale europea, per diventare una Zes interregionale. Proposta già avanzata dalla Svimez e richiesta dalla Regione Basilicata. Ora toccherà alle Regioni Puglia e Basilicata avviare la procedura. Suggerirò al Governo di avviare anche una sua iniziativa tempestiva, per accelerare l’iter di perimetrazione della Zes interregionale, dal momento che dai prossimi mesi bisognerà fare richiesta alla UE per la sua attivazione”.
Ribadiamo che le Zes hanno come obiettivo quello di attirare nuovi investitori esteri o extra-regionali, grazie alla garanzia di defiscalizzazione degli investimenti e alla semplificazione delle procedure amministrative nelle zone prescelte, che devono comprendere al loro interno almeno un’area portuale. I fondi per il credito d’imposta ammontano a 206milioni di euro. Le imprese che investono nelle Zes, potranno utilizzare il credito per l’acquisto di nuovi beni strumentali, nel limite di 50milioni di euro a progetto di investimento.
Quello di oggi – ha concluso Vico – rappresenta un momento fondamentale per lo sviluppo di Taranto, oltre a continuare a mettere in evidenza l’interesse concreto del Governo per la nostra terra. Un interesse dimostrato attraverso gli ingenti finanziamenti stanziati e la presenza costante sul territorio dei rappresentanti del Governo stesso”.