“La task force regionale per l’occupazione – spiega l’assessore al Lavoro, Leo Caroli,– ha svolto in questi anni un lavoro determinante per la soluzione di numerose vertenze e per la gestione di ben 128 tavoli di crisi. Si tratta di un organismo, dotato di formidabili competenze e professionalità, costituito con la Legge regionale 7 del 2002, che ha consentito l’innovativa ed indispensabile azione di raccordo permanente, specificamente mirato all’arginamento delle crisi aziendali, tra istituzioni regionali , ministeri ,sindacati ed organizzazioni di categoria. L’attività svolta dalla task force gode di un corale apprezzamento.”
Secca e precisa arriva la risposta dalla Regione Puglia alle accuse mosse dall’opposizione.
“Per queste ragioni – continua Caroli – credo che le incomprensibili dichiarazioni rese in merito da consiglieri regionali di opposizione siano frutto più dell’ignoranza dell’attività svolta dalla task force che della cattiva fede degli stessi. Infatti, non è vero che l’organismo sarà composto da 15 membri. Non è vero che si tratta di soli esterni, non è vero che costerà 250 mila euro all’anno.
La delibera proposta prevede invece rinnovo di un organismo esistente; di una somma stanziata che copre il biennio di attività: non solo di compensi si parla, ma di rimborsi per spese vive come le missioni per una task force composta da sette componenti di cui una parte costituita da dirigenti regionali ai quali non è riconosciuto alcun compenso. Altro che sperpero inutile di risorse: è interesse della Regione non disperdere un’esperienza tanto significativa, anche all’interno del panorama nazionale, da essere riconosciuta tale dallo stesso mise. Ritengo, pertanto, che la situazione occupazionale sia talmente drammatica da far ritenere centrale ed indispensabile la continuità della task force , determinante la puntualità dell’azione amministrativa, inutile ogni sterile polemica”.