Alla vigilia della vendemmia 2019, il Centro Studi di Confagricoltura ha elaborato i dati di produzione di tutte le regioni italiane.
E la Puglia si presenta come una delle pochissime aree in controtendenza rispetto all’andamento nazionale. Secondo l’analisi infatti, si prevedono quantitativi ridotti quasi ovunque, con una diminuzione media rispetto al dato nazionale del 2018 del 6%. La Puglia segna invece un + 2,96%. “Se si considera la produzione media degli ultimi anni, siamo sostanzialmente in linea”, spiega Alessandro Candido, presidente regionale della Sezione vitivinicola di Confagricoltura Puglia. “Siamo all’incirca sui 9 milioni e 800 mila ettolitri di vino, su una produzione di uva pari a circa 13 milioni di quintali”, afferma Candido. E aggiunge: “Dopo il 2017, anno in cui la produzione vitivinicola nazionale ebbe un tracollo, il 2018 è stato l’anno del boom”. E infatti, se nel 2017 la produzione nazionale si era fermata a 43 milioni di ettolitri, nel 2018 l’Italia del vino ha superato i 50 milioni di ettolitri, in particolare grazie all’exploit del Veneto. “Nel 2019 – afferma Candido – siamo ritornati sui valori medi di produzione. E la Puglia conferma tutto il suo potenziale”.
Il settore vitivinicolo è di rilevante importanza per l’economia agricola e dell’industria alimentare in Italia. Le aziende con vigneti sono 300mila, con una superficie coltivata ad uva da vino di 652mila ettari, di cui 50mila con cantine di vinificazione, un fatturato di circa 10 miliardi di euro e un valore dell’export di 6.2 miliardi. Nel primo quadrimestre del 2019 le esportazioni complessive di vini e spumanti sono state di 1,96 miliardi di euro, in crescita del 5,2% rispetto al 2018. La percentuale di crescita più importante è data dagli spumanti, con un + 8,2%, ma aumentano anche del 6% le esportazioni di vini fermi in bottiglia. “Il lavoro dei nostri viticoltori continua a dare frutti straordinari – afferma Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia – La vendemmia che sta per cominciare preannuncia un’ottima annata. Grazie al clima delle ultime settimane, la qualità delle uve si preannuncia potenzialmente eccellente. Registriamo infatti un grande ottimismo da parte delle nostre aziende”.