«Esistono modalità concrete per opporsi al lavoro nero, grigio o alla deprecabile formula dell’intermediazione illegale e del caporalato in campagna. Queste modalità si chiamano concertazione e confronto leale, aperto e costruttivo con le istituzioni e la parte datoriale.» Commenta così la firma del nuovo contratto provinciale per gli operai agricoli e florovivaisti di Taranto il segretario della CGIL ionica Paolo Peluso.
«In quei ventisette articoli che vengono fuori da ben 17 mesi di trattativa c’è un elemento che per noi della CGIL è dirimente – spiega Assunta Urselli, segretaria della FLAI – Il contratto infatti interessa 10 mila addetti e per tutti loro ora si creano pari condizioni per il riconoscimento dei diritti salariali e contrattuali. Una ambizione che riguarda anche coloro che fino a ieri lavorano a nero e che attraverso questa azione in via sperimentale avviata insieme alle associazioni di categoria del mondo agricolo può finalmente emergere.»