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Negli ultimi anni il progresso umano, almeno per gran parte del genere umano, ha subito una impressionante accelerazione stimolata e favorita da una tecnologia sempre più pervasiva ed “onnipotente”.

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Quello che sino ad una decina di anni fa sembrava impossibile fantascienza è oggi alla portata di un qualunque adolescente dotato di uno smartphone, con un gap generazionale che rende sempre più evidente – ed in certi casi drammatico – il “digital divide” tra nonni e nipoti. Ad un indubbio aumentato benessere dovuto alla tecnologia applicata a trasporti, sanità e comunicazioni, corrisponde però un rovescio della medaglia altrettanto evidente: la quasi totale perdita di contatto dell’uomo moderno con la sua anima, le sue emozioni, il suo spirito, in un quotidiano dove vive una vita a metà, in cui la parte magica e sacra che è in ognuno di noi viene continuamente soffocata da una serie di meccanismi sociali e psicologici imposti da una educazione ed una società sempre più massificanti ed omologanti.

Sempre più affidato ai freddi ed inanimati strumenti offerti dalla tecnica, l’uomo si è impigrito fisicamente e si è intorpidito spiritualmente, regredendo drammaticamente lungo la via – certo non facile ne’ agevole – del progresso interiore. Gli agiti psicologici che affiorano nel quotidiano ed a volte occupano drammaticamente le cronache sono solo la punta di un iceberg molto meno visibile, ma non per questo meno pericoloso. Millenni di saggezza sono sempre più spesso derisi come antiquate superstizioni, accantonati come inutili vestigia di un polveroso passato, snobbati come bizzarre stravaganze.

Ma l’Uomo è tale da sempre e per sempre, aldilà dei cambiamenti superficiali che possono distinguere un filosofo della Magna Grecia da un manager della moderna New York, e certe caratteristiche fanno e faranno parte del suo essere, per quanto si tenti di accantonarle. A chi – oggi come ieri – voglia impegnarsi in un serio e costante lavoro di esplorazione intorno alle potenzialità e qualità spirituali che albergano in ognuno di noi, Filippo Goti offre con il suo “Uomo Ente Magico” un utile ed agile comprendio di suggerimenti e di pratiche da mettere in atto per arginare l’azione invasiva e prevaricante dei molteplici dinamismi psicologici, delle eggregore di questo mondo e delle forze ostative che fanno sentire il loro effetto.

Nessun vagheggiamento “new age” o pindarici voli di fantasia, “Uomo Ente Magico” raccoglie nelle sue pagine un distillato di saggezza millenaria e “trasversale”, attingendo tanto dalle Tradizioni occidentali che da quelle orientali, ciascuna in grado di offrire pratiche utili per rompere lo stato di apatia spirituale in cui si trova l’essere umano.

Meditazione, visualizzazione, auto-osservazione, ritualistica, respirazione consapevole, tattwa, preghiera, ricarica energica, mantra e studio delle parole di potere sono solo alcuni degli “strumenti” proposti in questo libro, che nasce come sintesi di un lavoro condotto durante numerosi incontri tenuti dall’Autore nel corso degli ultimi quindi anni.

Con “Uomo Ente Magico” Filippo Goti offre sia una sintesi teorica attorno allo stato di profonda scissione interiore in cui si dibatte l’uomo moderno, sia una serie di strumenti (semplici, ma tutt’altro che banali!) da impiegare per conseguire un progressivo risveglio spirituale grazie ad un percorso quotidiano in grado di consentire una costante presenza a noi stessi sulla base di una visione radicale ed integrale dell’uomo.

Filippo Goti ha dedicato buona parte della propria vita alla divulgazione della tradizione occidentale e dello gnosticismo. Autore dei libri “Uomo Ente Magico”, “Martinismo e Via Martinista” e di diversi altri volumi che trattano diversi aspetti dell’esoterismo occidentale, e non solo. Cura il sito internet www.fuocosacro.com e la rivista digitale Lex Aurea. Nel corso degli anni ha organizzato seminari e conferenze, attorno a quello che lui definisce il rinascimento spirituale dell’uomo.

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