In merito alla situazione dei casi Covid-19 e all’andamento epidemiologico di Taranto e provincia, si specifica che presso il Moscati è operativa un’apposita Area Covid-19 la quale comprende PPI, reparto di malattie infettive e un modulo di terapia intensiva. In totale, sono disponibili 8 posti letto per il PPI, 28 posti letto nel reparto di malattie infettive e 20 posti letto nel modulo di terapia intensiva. Tali strutture dell’area covid sono strutturalmente integrate tra loro con percorsi definiti secondo le disposizioni vigenti: l’Area Covid-19 è separata dal monoblocco del presidio ospedaliero e vi si accede con percorsi esterni.
Al momento, i pazienti covid-19 ricoverati presso il reparto di malattie infettive sono 8 (5 uomini e 3 donne), 7 dei quali presentano un quadro clinico moderato/severo in ossigenoterapia. Attualmente è ricoverato 1 solo paziente nel modulo Covid-19 di terapia intensiva. Due persone positive al covid-19, del Ghana e del Mali, asintomatici, sono in isolamento presso il comune di residenza della provincia di Taranto, sotto la sorveglianza del Dipartimento di Prevenzione, con visite mediche effettuate dalle USCA.
Il Dipartimento di Prevenzione Asl Taranto conferma che sono in corso, costantemente, tutti gli accertamenti per i soggetti che rientrano da Grecia, Spagna, Croazia e Malta, come da ordinanza regionale, dopo 72 ore dall’avvenuto rientro. “Proponiamo l’esecuzione del tampone anche a chi rientra da zone dove ci sono focolai attivi accertati, come la Sardegna, sebbene ciò non sia previsto dalle disposizioni vigenti – dichiara il dr. Michele Conversano, direttore del Dipartimento di Prevenzione – Prendiamo in carico sia i soggetti auto-segnalatisi tramite il portale della Regione, sia le tante segnalazioni che ci pervengono direttamente dai cittadini”. L’attesa di 72 ore dalla data di rientro per l’esecuzione del tampone naso-faringeo si conferma quale strumento opportuno, perché consente di riscontrare meglio l’eventuale positività per l’aumento della carica virale, anche nel caso in cui il contagio sia avvenuto poco prima di rientrare in Puglia. Si esegue tampone, inoltre, anche su persone con sintomatologia sospetta, segnalate dal 118 o dai medici di medicina generale.
Tra le prese in carico, i soggetti sani o che presentano pochi sintomi sono convocati presso la tenda del PTA di Massafra, per sottoporsi al tampone in modalità drive through. Il servizio è in fase di implementazione su tre turni, in attesa che sia resa operativa anche la seconda tenda presso il Distretto di Manduria. Inoltre, tre squadre del Dipartimento sono operative quotidianamente per l’esecuzione domiciliare del tampone, coprendo tutto il territorio della provincia.
Nell’ambito delle attività di monitoraggio e controllo dell’epidemia e dei casi positivi, il dr. Conversano sottolinea l’importanza del contact tracing, la tracciatura dei contatti avuti da parte dei soggetti positivi al covid-19 accertati. Coloro che risultano positivi al virus infatti, generalmente, non hanno osservato l’isolamento nei giorni precedenti l’esito del tampone: diventa fondamentale tracciare tutti i contatti per individuare focolai e limitare i contagi.
A tal fine, si ribadisce l’osservanza delle principali misure di precauzione: indossare la mascherina nei luoghi chiusi e all’aperto quando non è possibile mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 mt, lavarsi spesso le mani.