Ammonterebbero a circa 255mila euro le risorse destinate al Comune di Grottaglie per finanziare i buoni spesa e fronteggiare l’emergenza alimentare. La quota destinata ad ogni Comune è ripartita da un 80% costituito in base alla popolazione e l’altro 20% in base al parametro della distanza fra il reddito pro capite del Comune e quello medio nazionale.
Si attende a tal proposito comunicazione ufficiale da parte dell’Ente.
L’ufficio dei servizi sociali di ciascun Comune individua la platea dei beneficiari: viene data priorità a chi non sia già destinatario di altro sostegno pubblico (come il reddito di cittadinanza).
A queste risorse i comuni possono aggiungere eventuali donazioni. A tal proposito sono autorizzati ad aprire un conto corrente ove far confluire le donazioni.
Mentre per l’acquisto e la distribuzione dei beni ci si può avvalere di enti del terzo settore.
Ciascun comune è autorizzato all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli servizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun comune sul proprio sito istituzionale e di generi alimentari o prodotti di prima necessità.
Le risorse dovrebbero arrivare ai Comuni entro qualche giorno. Solo dopo l’effettivo trasferimento i sindaci potranno destinare alle famiglie bisognose i buoni spesa.
Non è chiaro al momento a quanto ammonterebbe il buono spesa per famiglia. Verosimilmente si parla di una cifra tra i 300 e 400 euro. Ma come dicevamo sopra si attende a tal proposito comunicazione ufficiale da parte dell’Ente.
Queste risorse non sono una trasferimento extra dal Governo centrale ai Comuni ma sono solo un’anticipazione delle risorse del Fondo Nazionale dei Comuni che ogni anno viene trasferito ai singoli comuni. Detta in parole povere: questi sono soldi che i sindaci avevano già messo in conto di avere. Di straordinario vi è solo l’anticipazione: ovvero riceveranno le risorse molto tempo prima rispetto alla data solita.
Con lo slittamento dei tributi locali i sindaci difficilmente avrebbero potuto gestire con il proprio bilancio gli aiuti da destinare ai bisognosi. Questa operazione è una iniezione di liquidità alla quale i Comune possono accingere immediatamente: cassa contante a disposizione di chi in questo momento non riesce a fare la spesa ma anche liquidità per far fronte alle esigenze operative indispensabili.