«Oggi 23 maggio 2016 si è riunito l’attivo dei delegati della UILM presso il consiglio di fabbrica dell’ILVA di Taranto.» A renderlo noto è la segreteria provinciale dello stesso sindacato.
«Dopo attenta analisi – prosegue la nota – è stata ribadita tutta la nostra preoccupazione e contrarietà in merito ai ritardi che si paventano in queste ore circa l’annunciato eventuale slittamento della presentazione delle offerte vincolanti per ILVA, che dal previsto 30 maggio 2016 andrebbe al 23 giugno 2016.
Tanto premesso, sebbene il Governo insista nel fornire rassicurazioni rispetto alla conclusione del processo di vendita/affitto senza ulteriori ritardi, poiché la situazione impiantistica di stabilimento versa in condizioni di vero e proprio degrado, riteniamo ammonire ulteriormente tutti i soggetti deputati a tali operazioni in merito all’urgenza di definire un percorso certo e che veda il realizzarsi di tutte una serie di misure già previste, AIA e piano ambientale in primis.
Come UILM – afferma la nota sindacale – rimarchiamo con forza il presupposto che una tra le più grandi e importanti fabbriche in Europa non può essere oggetto di colpi di scena o peggio improvvisazioni, da qualunque parte esse giungano, in quanto come più volte ribadito, all’interno della vertenza ILVA si determina il futuro di un’intera città oltre che una delle più grandi sfide per il Mezzogiorno d’Italia e l’intero Paese.
E’ impensabile, sulla scorta del IX provvedimento di legge, poter immaginare, o peggio continuare ad assistere a logiche perfettamente contrapposte sul futuro della fabbrica, dei lavoratori e di un’intera città cui tristemente si assiste; dal parlare continuo di politici e dei vari soggetti, che tutto fanno all’infuori che rendere le dovute certezze alla collettività, dal diritto alla salute a quello del lavoro.
E’ imprescindibile un’unità di intenti tra tutti coloro che hanno realmente a cuore il destino di questa città, auspicandoci che non si registrino ulteriori ritardi per processo di acquisizione della fabbrica, come UILM siamo fermamente convinti che qualunque sia l’acquirente o la cordata che si appresterà a rilevare questo importante e complesso sito produttivo, ogni scelta, ogni azione, deve essere intrapresa ponendo in primo luogo gli interessi della collettività.
Dalla salute all’occupazione, qualunque scelta non deve veder contrapposti i diritti dell’individuo, cittadino o lavoratore che esso sia.
Il Premier Renzi e l’Esecutivo di Governo abbiano chiaro fin d’ora che Ilva non può essere terreno sperimentale, ma contrariamente deve significare il concretizzarsi di una delle più grandi sfide in termine di risanamento ambientale, senza disastri occupazionali, in aggiunta a quelli ambientali già tristemente registrati, tanto che come UILM non ammetteremo ciò, né tantomeno ulteriori ritardi o cambi di programma che contrasteremmo con ogni mezzo.
Sarà nostra cura – conclude la nota della segreteria ionica della UILM – diffondere ed informare i lavoratori, con qualunque mezzo, circa l’evolversi della situazione.»