«La stagione estiva è di fatto iniziata, le campagne di promozione sono praticamente concluse. Eppure, con amarezza, devo denunciare la quasi totale inesistenza e consistenza del ‘prodotto’ Taranto nel catalogo delle offerte turistiche pugliesi».
Inizia così la nota inviata dall’europarlamentare tarantina del MoVimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, al ministro Franceschini, al presidente della Puglia Michele Emiliano e ad altre istituzioni ed enti competenti in materia come ‘Puglia Promozione’. «Beni storici e museali come il Castello Aragonese – continua D’Amato – che vanta nel 2015 il record di 91mila visitatori, o come il MARTA possono e devono essere punte di diamante di una offerta turistica che intercetti almeno i flussi in arrivo in Puglia. Il mare e la sua costa, poi, sono estremamente sotto valorizzati: mancano i servizi e quel poco di turismo resta a livello locale».
L’esponente ionica del MoVimento 5 Stelle punta il dito contro la mancanza di un brand capace di liberare il territorio dallo stereotipo che attualmente la condiziona, soffermandosi sulla bellezza e la ricchezza del paesaggio immerso tra gravine, murgia e insediamenti preistorici che rappresentano un unicum di eccezionale livello e ad oggi sotto valorizzato e in molti casi inaccessibile, cosa inaccettabile ma purtroppo reale.
«Siamo agli inizi della programmazione 2014–2020 dei fondi Ue, ci sono grandi opportunità per attingere a risorse consistenti che certamente attrarranno anche altri investimenti privati creando quel virtuosismo necessario per far cambiare passo a tutto il territorio. Per questi motivi rivolgo un appello/proposta: sia convocato con urgenza un tavolo di concertazione e programmazione con tutte le istituzioni e i soggetti privati, puntando con decisione sulla valorizzazione del prodotto jonico-tarantino, servendosi degli strumenti legislativi e di finanziamento disponibili per creare un sistema turistico di prodotto.
In attesa della convocazione di questo tavolo di programmazione – conclude D’Amato – le istituzioni competenti promuovano dignitosamente e adeguatamente il territorio tarantino, in modo che i turisti in arrivo negli aeroporti pugliesi non siano più costretti a vedere i totem sul MARTA occultati o disposti in spazi angusti e inaccessibili».