«I Meetup dell’arco Jonico, raggiunti da numerose richieste dei cittadini in merito al grave stato di pericolosità e di abbandono delle strade provinciali, hanno inviato delle istanze alle istituzioni locali affinché si ponga quanto prima rimedio.»
Lo segnalano gli stessi attivisti del MoVimento 5 Stelle che ricordano che : «Con Decreto del Presidente della Giunta della Regione Puglia n. 180 del 26/03/2015 è stato Dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi nell’anno 2015, ai sensi della L. 353/2000 e della L.R. 7/2014. Il mancato sfalcio dell’erba secca presente ai bordi delle strade di competenza dei Comuni e della Provincia di Taranto pone a serio rischio incendi il territorio ionico, specie le zone boscate. Il periodo di allerta incendi stabilito dalle norme regionali va dal 15 giugno al 15 settembre ed era compito dei Comuni provvedere, entro il 15 giugno, alla pulizia delle banchine, cunette e scarpate, lungo gli assi viari di propria competenza (ivi compresi i tratturi), con particolare riguardo nei tratti di attraversamento di aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo insistenti sul territorio comunale o in prossimità di esse, creando idonee fasce di protezione al fine di evitare che eventuali incendi si propaghino alle aree circostanti o confinanti.
Ad eccezione del Comune di Leporano – evidenzia la nota dei Meetup dell’arco Jonico, che si è già attivato per le strade di propria competenza ed ha annunciato che si attiverà con gara d’appalto per lo sfalcio delle erbe dalle rotatorie e per le altre strade provinciali ricadenti sul proprio territorio, gli altri Comuni hanno provveduto a macchia di leopardo per le strade di competenza mentre si sono disinteressate per le strade di competenza provinciale. Carenti sono i controlli della Polizia Municipale sia nel Comune Capoluogo che nei Comuni ionici circa il rispetto dell’ordinanza sul divieto assoluto di bruciare la vegetazione spontanea da parte dei proprietari e conduttori di terreni incolti in stato di abbandono o a riposo. Molti terreni, infatti, sono sprovvisti di fasce protettive o precese di larghezza non inferiore a 15 metri da realizzarsi, obbligatoriamente entro il 31 maggio, lungo tutto il perimetro del fondo. Il mancato rispetto dell’ordinanza ed i mancati controlli danno origine ad incendi di vaste dimensioni, come quello del 27 giugno scorso che ha interessato un terreno in Via Vizzarro, nel Quartiere San Vito di Taranto, che ha occupato i vigili del fuoco per diverse ore. Tutto questo accade anche a causa della vertenza che coinvolge la società Taranto Isolaverde, partecipata al 100% della Provincia di Taranto, i cui lavoratori sono a serio rischio licenziamento e che non percepiscono gli stipendi da diversi mesi.
Per questi motivi – ribadiscono gli attivisti del MoVimento 5 Stelle – abbiamo inoltrato un’apposita istanza al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano denunciando il grave rischio che corre l’intero territorio regionale, sia dal punto di vista del rischio incendi che dal punto di vista della sicurezza stradale, dovuta ai guasti prodotti dalla Legge Delrio sulle Province e la mancata distribuzione delle deleghe tra i vari enti pugliesi.
Invitiamo, pertanto, quanto prima l’assise regionale a sbrogliare la matassa e garantire l’occupazione e la riqualificazione dei lavoratori della società in house Taranto isola verde, nonché del territorio tarantino ad essa riconducibile per competenze contrattuale.»