«L’esito del Consiglio Regionale esprime un valore forte, dimostra quanto la Puglia sia fortemente legata alla difesa del nostro mare». Sono le parole del senatore e coordinatore di Noi a Sinistra per la Puglia, Dario Stefàno a seguito della notizia del via libera, all’unanimità, del Consiglio Regionale pugliese ai questi referendari anti-trivelle.
«Purtroppo – continua Stefàno – lo Sblocca Italia, in alcuni passaggi, sembrerebbe creare conflitti territoriali. E non è giusto che un Governo prenda decisioni in autonomia e sulla testa dei cittadini, soprattutto quando si parla di ambiente. Dunque, fa piacere vedere una Puglia ancora una volta unita e disponibile al confronto con le altre Istituzioni. Sono sicuro che riusciremo a convincere il Governo che un modello di sviluppo alternativo è possibile, così come abbiamo fatto anche in passato. Se la politica fa ci sta che possa anche commettere degli errori. E il modo migliore per porre rimedio agli errori della politica è senza dubbio la democrazia. Con i referendum, quella che oggi la Puglia imbocca, insieme alle altre regioni, è la strada giusta per ridare una possibilità ai cittadini su temi importanti per lo sviluppo del territorio.»
Fa eco a Stefàno Cosimo Borraccino, di Sinistra Ecologia Libertà Taranto, che afferma: «Il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato all’unanimità le delibere contenenti le richieste di referendum abrogativi di parti del decreto “Sblocca Italia” e “Sviluppo”. Questo è un NO alle trivelle, una battaglia per difendere l’Adriatico e lo Jonio, le nostre coste, la nostra economia turistica e la pesca. Questa decisione è la chiara volontà espressa dalla nostra regione allo STOP a ricerca ed estrazione di idrocarburi in mare.
Si è di Sinistra – conclude Cosimo Borraccino – per quello che si fa non per quello che si dice! Bene così, dopo la battaglia contro la “Buona Scuola”, questa per il NO TRIV.»