Toti e Tata per la campagna contro lo spreco del cibo. Guarda lo spot

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La Puglia è sempre più attenta alla sostenibilità dell’ambiente, motivo per il quale, nella giornata di ieri è stata presentata la nuova campagna di comunicazione per la lotta agli sprechi alimentari che ha come testimonial due attori simbolo della pugliesità, Emilio Solfrizzi e Antonio Storniaiolo, conosciuti anche come Toti e Tata.

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L’impegno di Toti e Tata

Per sensibilizzare all’argomento, in vista della legge regionale antisprechi, i due attori hanno registrato due spot di comunicazione, che a partire dal 1 luglio saranno diffusi in tv. Ma potrebbe non finire qui: Toti e Tata hanno valutato la possibilità di allestire uno spettacolo teatrale che parlerà di sprechi alimentari e di lotta alla povertà. La campagna, come sottolineato durante la conferenza stampa, parte da un assunto molto semplice, quello del “Non lo buttare che è peccato”. Questa semplice frase, con il passare degli anni, si è trasformata in una legge regionale che, dal 2017, intende conciliare la troppa produzione di cibo, con la necessità di tradurre i rifiuti e l’inquinamento (i cibi scaduti o in scadenza finiscono in discarica) e di una maggiore solidarietà verso tutte le fasce svantaggiate della popolazione.

Il primo dei due spot

Nel primo dei due spot recitati ‘pro bono’ da Toti e Tata, Stornaiolo si reca nella stanza di Solfrizzi per spiegargli che il ‘da consumarsi entro’ non indica la scadenza definitiva del cibo, che spesso può essere consumato per altro tempo ancora. Un po’ considerata la voce della verità, la presenza del comico lascerà l’altro un po’ perplesso. La Puglia, come sottolineato, è stata la prima Regione in Italia a dotarsi delle norma antispreco in aiuto con i Comuni e con le associazioni del terzo settore, tanto che la legge è entrata in vigore a partire dal 2017. In due anni di sperimentazione, attuata nei Comuni capoluogo, è stato recuperato solamente il 10% di tutte le 350 mila tonnellate che vengono sprecate ogni anno. Con l’aumento delle risorse, che si aggirerebbe intorno a 1 milione di euro, questa legge potrà essere attuata in dieci ambiti comunali diversi.

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FonteRegione Puglia