La pelle è il confine tra organismo e ambiente esterno. E’ la nostra prima difesa verso il mondo che ci circonda ma è anche l’organo più esposto ai fattori ambientali, è quindi importante proteggerla.
Tra i fattori di rischio più importanti nell’insorgenza dei tumori cutanei e del melanoma vi è la sovraesposizione ai raggi solari (raggi UV). Il rischio aumenta con il numero di scottature avvenute nel corso della vita, soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza.
Da sapere:
- per sviluppare la vitamina D, benefica per ossa, muscoli e sistema immunitario basta esporsi al solo per pochi minuti al giorno. E’ vero che una pelle abbronzata può apparire più sana, ma bisogna sapere che l’abbronzatura è un meccanismo di difesa della pelle per difenderci dai danni dei raggi ultravioletti (UV). Tale meccanismo di difesa attiva i melanociti, cellule specializzate nella produzione di un pigmento, la melanina, che rende la pelle più resistente ai danni immediati, le scottature solari, e ritardati nel tempo come il precoce foto-invecchiamento e la cancerogenesi
- le creme con filtro solare devono essere considerate un aiuto per una abbronzatura corretta e non un lasciapassare per esposizioni troppo prolungate
- il fattore di protezione (SPF) deve essere inversamente proporzionale al proprio fototipo: tanto più la pelle è chiara e quindi sensibile ai raggi solari tanto maggiore deve essere l’SPF. E’ importante usare le creme con filtri solari per integrare, ma non per sostituire, i metodi fisici di protezione dalle radiazioni UV (indumenti, cappello, occhiali, ombra) soprattutto nelle ore centrali e più calde della giornata
- gli autoabbronzanti hanno solo un effetto cosmetico e non “preparano” la pelle al sole. Le lampade solari UVA sono da considerare un ulteriore rischio per l’insorgenza dei tumori della pelle e sicuramente accelerano l’invecchiamento cutaneo provocando un aumento delle rughe e delle macchie, anch’esse non hanno alcun effetto protettivo rispetto ai raggi solari
- l’uso delle lampade solari è vietato ai minori di diciotto anni, alle donne in stato di gravidanza, a coloro che soffrono o hanno sofferto di tumori della pelle, ecc. (Decreto 12 maggio 2011, n.110). E’ sempre consigliabile sentire il parere del proprio dermatologo prima di utilizzarle
I raggi del sole non sono l’unica causa di tumori della pelle e melanoma cutaneo, è importante prestare attenzione anche ad altri fattori di rischio.
La possibilità di sviluppare un melanoma è strettamente dipendente dall’interazione tra fattori di rischio genetico-costituzionali e ambientali.
Vengono riconosciuti quali cause che possono favorire lo sviluppo del melanoma in maniera indipendente e statisticamente significativa:
- fototipo e pigmentazione cutanea: carnagione chiara, capelli e occhi chiari, presenza di lentiggini (fototipo 1-2). Le persone con fototipo 1-2 hanno un rischio di melanoma maggiore rispetto a quelle con pelle scura-olivastra e con occhi, capelli scuri-neri
- familiarità: appartenere a una famiglia in cui si è verificato almeno un altro caso di melanoma. Il 10% dei pazienti affetti da melanoma riferisce almeno un altro caso nell’ambito della propria famiglia
- numero dei nei: la presenza di numerosi nei, oltre 100, o la presenza di 5 o più nei atipici, cioè di diametro superiore a 6mm, bordo irregolare, colore variegato
- aver già avuto in precedenza un melanoma: in questi casi la probabilità di sviluppare un secondo melanoma nell’arco della propria vita aumenta in maniera significativa
- scottature solari durante l’infanzia e l’adolescenza
- esposizioni intense ed intermittenti
- presenza di un neo congenito gigante.
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