«Condivido senza se e senza ma la linea politica della stragrande maggioranza dei componenti della Direzione provinciale di Forza Italia che, come ha ben riportato il Coordinatore provinciale, On. Gianfranco Chiarelli, si è espressa in modo negativo sul progetto Tempa Rossa in quanto al momento non sono state presentate precise garanzie sulle eventuali ricadute ambientali e, soprattutto, sulla assoluta inadeguatezza delle ricadute occupazionali e delle compensazioni a favore del nostro Territorio.» A dichiararlo è il consigliere regionale Arnaldo Sala, che aggiunge: «Non posso non chiedermi, infatti, quante nuove assunzioni di personale tarantino porterebbe il progetto Tempa Rossa? E soprattutto, che royalties sarebbero garantite alla nostra città e al tessuto economico del nostro Territorio?
A una città che da lustri paga, in termini ambientali, un prezzo altissimo per lo sviluppo dell’industria italiana siderurgica, petrolifera e navalmeccanica, non si può pensare di offrire nulla di più di quello che già la Legge Marzano prevede, ovvero il proverbiale “piatto di lenticchie”!
Rammento che appena un anno addietro, mentre la produzione ENI si localizzava prevalentemente a Taranto, la stessa ENI sponsorizzava importanti manifestazioni a Milano
Condivido, pertanto, – conclude Sala – la linea politica della Direzione provinciale di Forza Italia che rappresenta una svolta copernicana nei rapporti Taranto-grande industria: se è vero che Matteo Renzi guarda con attenzione a Taranto e ai suoi drammi -come ha più e più volte detto- allora “convinca” l’ENI a cambiare finalmente atteggiamento nei confronti del nostro Territorio.»