«Ai consiglieri regionali tarantini che sono contrari al progetto “Tempa Rossa”, proponiamo di portare in Consiglio Regionale un o.d.g. con il quale chiedere al Governo Renzi la rivisitazione della Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) che è stata rilasciata definitivamente dal Ministero dell’Ambiente il 27.10.2011.» E’ la proposta che viene dal coordinatore provinciale di SEL, Maurizio Baccaro, che sembra voler tornare sulla querelle con Michele Mazzarano.
«La riapertura del procedimento da parte dei Ministeri competenti – afferma Baccaro in una nota – è l’unica strada esistente per mettere in discussione il progetto; far credere ai cittadini che la discussione sia nelle mani degli Enti locali equivale a distorcere la realtà dei fatti.
Mi auguro lo facciano quanto prima invece di inventarsi strane polemiche evidentemente finalizzate alla promozione del loro collocamento politico in vista delle prossime elezioni primarie e regionali.
Al fine di contribuire fattivamente alla risoluzione della vicenda, – prosegue la nota di Baccaro – proponiamo alcuni contenuti che scaturiscono dalla posizione che, a riguardo, SEL ha espresso da almeno due anni e che hanno già trovato la convergenza delle forze politiche presenti nel Consiglio provinciale di Taranto, dove gli stessi contenuti furono votati all’unanimità:
“Visto che il Ministero dell’Ambiente, in data 27.10.2011 ha decretato la compatibilità ambientale e rilasciato “l’autorizzazione all’esercizio”, VIA – AIA, per il progetto denominato “Tempa Rossa” proposto dalla Società Eni S,p.A.;
Visto che tale autorizzazione è stata rilasciata senza attendere il parere di VIA della Regione Puglia (DGR n. 2515 del 22.11.2011) che conteneva i pareri degli Enti locali (che non risultano neppure agli atti del Ministero) e le diverse prescrizioni tra cui la richiesta, a ENI, di presentare ad ARPA e ASL la Valutazione di Incidenza Sanitaria; ad oggi né ENI, né gli organi centrali dello Stato hanno inteso dar seguito a tale richiesta.
Considerato che, nel frattempo, la Regione Puglia con la Legge n. 21 del 24/07/2012 si è dotata dello strumento della Valutazione del danno Sanitario, uno strumento innovativo che deve diventare parte integrante dell’A.I.A. per garantire una migliore tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Vista la nota situazione di preoccupazione per la salute e l’ambiente che successivamente al rilascio dell’Autorizzazione in questione, ha trovato nuovi riscontri e che tutte le Istituzioni hanno ritenuto necessario uno sforzo straordinario per il risanamento ambientale del territorio tarantino e che non possono più essere rinviati atti concreti per la difesa della salute dei cittadini, a garanzia di uno sviluppo sostenibile.
Proponiamo che il Consiglio Regionale della Puglia, al fine di accertare e garantire la assenza di ulteriori rischi per la sicurezza e per la salute dei cittadini, richieda con urgenza la riapertura dei termini della procedura A.I.A. in riferimento al progetto denominato “Tempa Rossa” e che il parere definitivo sia subordinato alla Valutazione di Danno Sanitario (L.R. 21 del 24/07/2012), in assenza del quale il Parere della Regione Puglia non potrà che essere NEGATIVO;”
SEL – evidenzia il coordinatore provinciale Maurizio Baccaro – ritiene che le scelte sull’insediamento di nuovi impianti e opere che riguardano la produzione energetica non vadano valutate sul piano di impostazioni puramente ideologiche bensì contemperando sempre l’equilibrio tra salute, ambiente e territorio. Nel caso di Taranto qualunque ulteriore fonte aggiuntiva di produzione o approvvigionamento energetico, in assenza di una riduzione complessiva delle emissioni in atmosfera è da respingere.
Il Governo quindi riapra questa partita – conclude Baccaro – e provveda a coordinarsi con la Regione Puglia e con il suo Piano Energetico se intende chiedere ulteriori contributi del territorio al Paese. Il tempo dell’aggiungere lì dove oramai è già inquinato deve finire.»