«Resta aperta la petizione presentata da Legamjonici sul progetto ‘Tempa Rossa’: la Commissione Europea continuerà a vigilare sulla corretta applicazione della direttiva Seveso.» Lo rende noto Daniela Spera, responsabile del Comitato provinciale “Legamjonici”.
«L’attenzione della Commissione Europea – prosegue la nota – sarà inoltre rivolta allo stabilimento Eni in merito al rilascio delle emissioni odorigene, ulteriore criticità segnalata da Legamjonici.
La Commissione, in seguito alle informazioni ricevute, ha chiesto l’installazione di un sistema di monitoraggio adeguato che, secondo quanto dichiarato dallo Stato Italiano, avverrà entro febbraio 2015.
Risultano pertanto ancora numerose le risposte che lo Stato Italiano deve fornire alla Commissione Europea anche in merito agli interventi necessari per evitare la contaminazione dei molluschi bivalvi.
Sono intervenute a sostegno della petizione le due europarlamentari italiane Eleonora Evi (M5S) e Rosa D’Amato (M5S) che hanno anche chiesto una visita in loco da parte di una delegazione della Commissione Europea.
Grande soddisfazione della portavoce di Legamjonici, Daniela Spera, per il risultato ottenuto e per gli interventi particolarmente incisivi degli europarlamentari M. Auken, Danimarca (Verdi europei) e P. Jahr, Germania (Ppe) che hanno sottolineato la gravità del mancato accesso alle informazioni richieste da Legamjonici da parte della Asl di Taranto.
Tali dati riguardano – conclude la nota – il controllo della contaminazione dei pesci e molluschi nei periodi antecedenti il 2008, anno di avvio del piano di campionamenti da parte degli enti competenti. Tale comportamento, per la danese Auken, rappresenta violazione del convenzione di Aarhus.»