«Il recente episodio delle due maestre di una scuola di Taranto interdette per aver maltrattato i bambini in classe ha gettato nel panico migliaia di famiglie tarantine. Oggi non c’è famiglia che abbia bimbi a scuola o all’asilo a non aver paura che ai propri piccoli possa accadere qualcosa. Purtroppo, non solo l’episodio di Taranto, ma i tanti fatti di cronaca di questo tipo che si verificano a livello nazionale alimentano un clima di apprensione e preoccupazione.» Lo dichiara in una nota Mario Cito, consigliere comunale di Forza Italia al Comune di Taranto
«Va innanzitutto detto – specifica Mario Cito – che non bisogna criminalizzare tutte le insegnanti, perché la stragrande maggioranza di esse lavora con passione e con profondo rispetto e amore per i propri piccoli alunni, però è anche vero che certi episodi purtroppo sono reali e destano comprensibile allarme.
Una preoccupazione che da genitore, padre di due bambini, comprendo benissimo e infatti proprio tra i tanti genitori che ogni giorno incontro nella mia vita quotidiana leggo la necessità di essere rassicurati e avere massima tranquillità per la sorte dei propri figli.
E allora, da consigliere comunale di questa città, raccogliendo i suggerimenti delle stesse famiglie, sento di dover avanzare una proposta che credo possa da una parte tranquillizzare i genitori e dall’altra garantire tutte le insegnanti per bene che non hanno nulla da temere e che ogni giorno lavorano con onestà e spirito di sacrificio per la sana formazione dei nostri figli, insegnanti preparate il cui lavoro viene ingiustamente infangato da chi invece non è all’altezza del compito educativo a cui è preposto e che per la propria inadeguatezza si macchia di reati vergognosi come quello dei maltrattamenti ai bambini.
La mia proposta – aggiunge Mario Cito – è quella di installare sistemi di videosorveglianza in tutte le aule, sia nelle scuole statali che in quelle di competenza comunale. Sarebbe un deterrente verso comportamenti anomali e, allo stesso tempo, una garanzia per genitori e maestre. I soldi per realizzare questo sistema si potrebbero ricavare tranquillamente eliminando i tanti sprechi della pubblica amministrazione che costano milioni e milioni di euro ai cittadini-contribuenti.
Per quanto riguarda il Comune di Taranto, il sindaco Ippazio Stefàno e l’assessore ai lavori pubblici Lucio Lonoce, invece di sprecare tempo e denaro per tanti appalti inutili che servono solo a gonfiare il portafogli di imprese non tarantine, farebbero meglio a far quadrare i conti e a ritagliare le dovute somme nel bilancio da destinare alla videosorveglianza in favore dei nostri bambini.
Lo chiedono le famiglie – conclude Mario Cito, lo dobbiamo ai nostri figli per assicurarne una crescita sana, senza traumi. Lo dobbiamo anche alle scuole, che vanno garantite da quei pochi soggetti che, al di fuori della legge e di ogni principio educativo e didattico, commettono reati ignobili e gettano discredito all’istituzione scolastica che invece resta uno dei pilastri da tutelare di questo nostro Paese.»