Taranto-AMIU-raccolta-rifiuti
Pubblicità in concessione a Google

Il Coordinamento provinciale delle Associazioni del Commercio, Artigianato ed Agricoltura, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confagricoltura e CIA lanciano un grido d’allarme sulla nuova tassa sui rifiuti chiamata TARI. Le associazioni datoriali, in un comunicato congiunto scrivono: «Come temevamo, anche sulla TARI, come per tutto il resto, l’Amministrazione comunale ha preferito arrivare all’ultimo momento per deliberare le tariffe, e daremo un giudizio e adotteremo eventuali iniziative soltanto quando saremo nelle condizioni di comprendere al meglio come andranno le cose, nei prossimi giorni.

Pubblicità in concessione a Google

In soldoni vedremo alla prova dei fatti se l’Amministrazione comunale avrà inteso realmente recepire tutte le nostre sollecitazioni fatte nelle settimane precedenti in ordine ad una riduzione dei tributi per le imprese tarantine ormai allo stremo.

Le nostre preoccupazioni e perplessità restano e non soltanto per l’adozione della differenziata, che sappiamo sarà ( attuata ??? ) soltanto per il 2015 e che dovrà necessariamente comprendere il servizio di raccolta giornaliera anche per l’umido, altrimenti non avrebbe senso.

Ci stiamo preoccupando adesso – affermano Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confagricoltura e CIA -per come si concluderà il 2014 e non ci sentiamo assolutamente sollevati per quello che abbiamo appreso in questi giorni.
Comunque, da una prima lettura, registriamo considerevoli aumenti per diverse categorie imprenditoriali come fruttivendoli, fiorai, pescherie, panifici, pasticcerie, pizzerie d’asporto, supermercati, macellerie.

Ci domandiamo chi e come controllerà la differenziata che questi esercizi provvederanno ad effettuare prossimamente ???

Non è spostando gli aumenti sulle categorie domestiche – dichiarano le Associazioni del Commercio, Artigianato ed Agricoltura ioniche – che si risolve il problema, anzi si andranno sicuramente a penalizzare ulteriormente i consumi e quindi di conseguenza ci rimetteranno anche le imprese.

E’ vero – ricorda il comunicato del Coordinamento provinciale delle Associazioni del Commercio, Artigianato ed Agricoltura – che la norma recita giustamente che “ chi piu’ inquina piu’ paga “ , ma la città vuole capire come mai i costi di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti e cioè tutto quello che riguarda AMIU continua a rimanere a livelli altissimi.

Anche per quest’anno, nonostante sia stato approvato e firmato il nuovo contratto di servizio come voleva l’AMIU e sia stato, finalmente assunto un super manager con il compito di risolvere tutti gli atavici problemi della municipalizzata, francamente, a tutt’oggi, nessuno, né nel mondo delle imprese né tra i cittadini, ha finora percepito i miglioramenti previsti nel servizio (vedi la situazione scandalosa di Taranto Vecchia e di altre aree della citta’)
Sino a quando i costi di gestione AMIU resteranno un tabù per la collettività, invitata soltanto a pagarne i conti, non si sarà in grado di abbassare il tributo per tutti ma, soprattutto, sino a quando conferiremo in discarica il RIFIUTO INDIFFERENZIATO A SCAPITO DI QUELLO SELEZIONATO E DIFFERENZIATO, i costi saranno sempre piu’ gravosi per l’intera comunita’!!!

Alla disponibilità dell’Amministrazione comunale a ragionare sui tributi deve corrispondere anche altrettanta incisività e rigore nell’arginare ad ogni costo la voragine dei conti della propria municipalizzata (AMIU) ed un impegno a raggiungere l’obiettivo importante di diventare città virtuosa con l’innalzamento del livello di raccolta differenziata per diventare al piu’ presto una città a RIFIUTI ZERO .

Per questi motivi – concludono Confesercenti, Confartigianato, CNA, Confagricoltura e CIA – chiediamo un incontro urgente al Sindaco di taranto ed all’Amiu per discutere sin da domani sia sul regolamento che sulle problematiche esposte

Pubblicità in concessione a Google