«Ancora una volta il Meetup Taranto 5 Stelle fa sentire la sua voce, questa volta a favore degli studenti del corso di laurea in Scienze dei Beni Culturali per il Turismo che rischia la chiusura.» E’ quanto rende noto un comunicato degli attivisti penta stellati ionici.
«L’occasione per mettersi al fianco degli studenti – prosegue il comunicato – il Meetup l’ha avuta il 1°maggio, in occasione del Concertone che oramai da tre anni, con crescente successo, si tiene al Parco Archeologico. Fra musica e interventi, il Meetup ha organizzato una raccolta firme contro la ventilata chiusura del corso di laurea, ottenendo un lusinghiero risultato: oltre seicento firme a sostegno dell’iniziativa. Risultato ancora più significativo se si considera che la raccolta firme si è tenuta in solo otto ore, questo a dimostrazione di quanto interesse abbia suscitato l’iniziativa.
Il Meetup Taranto 5 Stelle, forte del risultato raggiunto, ha in programma nuove iniziative similari da tenersi entro il 19 maggio, data in cui le firme, in aggiunta alle ulteriori già raccolte dagli studenti, saranno consegnate al Prof. Uricchio, Rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Taranto, capitale della Magna Grecia, rischia di perdere un corso di studi fondamentale per la propria valorizzazione. In un momento in cui si parla di riconversione e di rilancio del turismo, sopprimere il corso di Beni Culturali, riteniamo sia una scelta scellerata.
Il Meetup Taranto 5 Stelle – affermano ancora gli attivisti penta stellati ionici – seguirà con grande attenzione l’evolversi della questione, al fine di ostacolare con ogni strumento democratico il perpetrarsi di un ulteriore scippo a questa martoriata città alla quale, fra il totale disinteresse dei politici locali, stanno portando via tutto, dalla salute alle attività produttive che offrono un minimo di alternativa occupazionale che non sia quella dell’ILVA, come Teleperformance, la multinazionale francese dei call center che minaccia la chiusura delle sedi di Taranto e Roma.
Chiediamo pertanto ai cittadini di Taranto di fermarsi a firmare nei nostri banchetti che organizzeremo nei prossimi giorni, per evitare che si compia una ulteriore offesa alla cultura della nostra città.»