«L’isola finalmente ha un barlume di probabilità di iniziare a rigenerarsi se si parte dall’aspetto più importante ed imprescindibile che è la questione sociale.» Ad affermarlo il Presidente Provinciale Acli, Aldo La Fratta, che scrive: «L’dea messa in campo dal nuovo assessore al patrimonio Vincenzo Di Gregorio coglie e coniuga in un unicum le esigenze/bisogni: del territorio/comunità della città vecchia; dei giovani che intendono sposarsi seppure in questo momento di crisi economico/abitativa; della necessità di ripopolare un territorio ricco di tradizioni, mestieri, cultura e beni culturali che partendo da Taranto ci portano nel mondo perché Taranto nei tempi è stata meta di molteplici civiltà.
L’idea – nota La Fratta – poggia sul principio del mutuo-aiuto – sullo scambio produttivo di beni relazionali – sul concetto del bene comune che in quanto tale favorisce la reciprocità ti do per ricevere; ti aiuto per sostenermi.
L’isola più che di un risanamento architettonico, per rinascere, ha bisogno, in primis, di un risanamento etico/sociale. Di tornare a essere comunità laboriosa antropologicamente progredita quale era nei tempi passati. Quando era abitata da migliaia di famiglie del luogo e da famiglie nobili attirate dalle sue bellezze fisiche e climatiche.
L’assessore ha messo in campo un tema molto caro alle ACLI qual è la FAMIGLIA unico anello e nucleo importante per formare comunità.
La famiglia è comunità, è germe, è scrigno che racchiude in se tesori immensi quali: la solidarietà- il dono reciproco – i beni relazionali – la sussidiarietà circolare elemento indispensabile di partecipazione costruttiva al bene comune.
Le ACLI – evidenzia La Fratta – hanno sempre invocato e chiesto una politica di sistema per la FAMIGLIA, una politica che superasse la dicotomia famiglia/assistenza e che la considerasse sotto l’aspetto della:
– soggettività – in quanto luogo privilegiato delle relazioni primarie;
– cittadinanza – in quanto titolare di diritti e di doveri;
– protagonismo- in quanto soggetto depositario della nascita e della crescita delle future generazioni e costruttore della vita sociale e politica della comunità:
E’ indubbio che se si vuole uscire dalla crisi bisogna ripartire dal basso, dal cittadino/famiglia, sia esso artigiano – commerciante – impiegato – contadino o disoccupato.
L’assessore DI GREGORIO è sulla strada giusta perché vuole iniziare dal basso – dal problema sociale – dai giovani e soprattutto dimostrare che l’amministrare non è un potere ma un servizio, è un’occasione per costruire ponti non muri.
Sarebbe altresì auspicabile che l’ENTE COMUNE mettesse in cantiere anche un piano commerciale e turistico/ricettivo che calzi con le esigenze socio/economiche dell’isola perché per vendere le cozze o il pesce o per accogliere il turista desideroso di cultura e di sole non si ha bisogno di grandi spazi, ma di gentilezza – sorriso e igiene.
Concludo – scrive La Fratta – e ricordo la proclamazione da parte dell’ONU del 2014 quale anno internazionale della FAMIGLIA. Che quest’anno il 15 Maggio si è tenuto la terza conferenza nazionale della famiglia come stabilito dall’ONU con la risoluzione n° 42/237 del 20 Settembre 1993 e che si terrà il primo SINODO sulla famiglia della CHIESA CATTOLICA.»