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“Il Mar Piccolo non si tocca. Lo avevamo detto già nel febbraio 2024 e lo ribadiamo ora per iscritto al Ministero dell’Ambiente che aveva avviato la procedura di VIA nell’ambito del provvedimento unico in materia ambientale ai sensi dell’art. 27 del Testo Unico Ambientale.” A dichiararlo è l’assessore comunale all’Ambiente Stefania Fornaro che ricostruisce l’iter fino ad oggi svolto.

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“Già in occasione delle verifiche di completezza documentale -ha dichiarato l’assessore- la Direzione Ambiente si era espressa per l’improcedibilità dell’istanza in quanto in contrasto con le misure di salvaguardia previste dalla Legge Regionale di riferimento riservandosi di integrare tale diniego con ulteriori valutazioni scientifiche, tese a dimostrare i numerosi impatti ambientali negativi generati dalla realizzazione di tali opere, sulla biodiversità che caratterizza il Parco Naturale Regionale “Mar Piccolo” e i siti Natura 2000 interessati, nonché sui delicati equilibri ecologici che contraddistinguono gli ecosistemi marini del Mar Piccolo.

Si tratterebbe di un’opera che andrebbe a sfregiare una zona naturale bellissima che l’Amministrazione Melucci sta tentando di valorizzare attraverso l’istituzione del Parco del Mar Piccolo proprio a tutela di un luogo che ospita un‘infinita varietà di specie di pesci, molluschi, uccelli acquatici e terrestri.

Nonostante questo, il Ministero ha inteso definire ugualmente procedibile l’istanza e la direzione ambiente il 25 giugno ha espresso parere negativo al progetto trasmettendo dati scientifici dai quali si evince come l’eventuale realizzazione dell’opera avrà per certo un effetto negativo sugli habitat individuati e sulla biodiversità che li caratterizza.

Concetto che viene ribadito dal sindaco del capoluogo ionico, Rinaldo Melucci: “Essere a favore della transizione energetica del nostro territorio verso impianti rinnovabili non deve essere inteso come una sorta di “lasciapassare” alla realizzazione di infrastrutture capaci di incidere negativamente su un ecosistema già fragile o comunque coinvolto in altre scelte produttive. Il nostro impegno come Amministrazione è quello di tutelare gioielli naturali come il Mar Piccolo, custode di biodiversità e simbolo di resilienza. Il territorio in cui viviamo non può subire ulteriori sfregi e di questo il ministero ne deve tener conto. Perché, in caso contrario, ci riserviamo di presentare ricorsi in sede amministrativa a difesa del Mar Piccolo e degli operatori locali.”

“La presenza di fanerogame marine quale la Cymodocea e di associazioni a rodoliti, rende questo tratto di fondale marino unico -ha aggiunto l’assessore alle Risorse del Mare, Cosimo Ciraci- Per questo motivo l’integrità ecologica di quest’area marina deve essere manutenuta pena la perdita di importanti e fondamentali servizi ecosistemici, che sono mantenuti da equilibri delicatissimi. Del resto, è un orientamento emerso anche nel corso del recente Tavolo sulla Mitilicoltura, dove gli operatori del settore hanno espresso il loro disappunto per eventuali insediamenti in grado di alterare la bellezza del Mar Piccolo e per tutto ciò che contrasta con quella che è la sua normale destinazione.”

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