«In virtù dei principi a cui la nostra costituzione è fondata, tra i quali “DIRITTO AL LAVORO UGUALE PER TUTTI”, oggi, pur avendo più volte invitato tutti i soggetti interessati alla vicenda ILVA, si riscontra l’assenza, il disinteressamento e l’apatia al riconoscimento al tavolo Istituzionale dei lavoratori e delle lavoratrici dell’INDOTTO.» E’ quanto si legge in una nota a firma congiunta dei segretari provinciali della Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil.
«Si prende atto – prosegue la nota inviata alla attenzione della Direzione Commissari Ilva, della Direzione
AM Investco Italy srl, del Ministro Calenda, del Sottosegretario Bellanova, della Prefettura di Taranto e dei Segretari Generali Cgil Cisl Uil Fim Fiom Uilm Filcams Fisascat Uiltrasporti – che, in uno stato democratico, I PIU’ DEBOLI, senza tutele, senza ammortizzatori sociali, vengono lasciati al loro destino, abbandonati a quelle che saranno le future logiche del mercato, dei cambi di appalto o assegnazioni di commesse al MASSIMO RIBASSO, che, nelle migliori delle ipotesi, comporterà forti riduzioni orarie e reddituali o, ancor peggio, come si teme, la fuoriuscita dal mercato del lavoro Ilva.
NOI NON CI ARRENDIAMO e per il bene delle migliaia di lavoratori che non hanno più o meno diritti, che per noi sono TUTTI uguali e meritevoli delle stesse tutele, PROPONIAMO UNA VERA COESIONE TRA TUTTI I LAVORATORI E LAVORATRICI del mondo ILVA.
Nel perseguimento della nostra attività sindacale, AMBIENTALIZZAZIONE del sito siderurgico, prevenzione e salute per i rischi sempre più alti, OCCUPAZIONE per TUTTI I LAVORATORI INDOTTO, in segno di protesta, vista la scomparsa del diritto al lavoro uguale per tutti, mostreremo con i lavoratori durante la prestazione oraria il segno del lutto indotto al braccio.»