Due giornate di studio su “I lavori di manutenzione straordinaria negli edifici condominiali” sono state promosse, a Taranto, dall’A.n.a.c.i., Associazione Nazionale Amministratori Condominiali ed Immobiliari, sede provinciale di Taranto.
I lavori del convegno si sono svolti nell’Hotel Delfino nelle giornate di venerdì 17 e sabato 18 novembre. Al convegno hanno preso parte gli ordini professionali di Taranto e provincia. Architetti, ingegneri, avvocati, commercialisti ed esperti contabili, imprese edili, hanno discusso, insieme ai referenti dell’Anaci, esperti nella gestione condominiale, delle grandi opportunità offerte dalla manutenzione straordinaria degli edifici, che beneficia del bonus fiscale.
L’avvocato Attilio Sebastio, del foro di Taranto ha trattato il tema del contratto di appalto. Anna Maria Portulano, presidente provinciale Anaci Taranto, ha dichiarato: “I lavori straordinari negli stabili comportano un impegno non solo amministrativo, ma anche tecnico, fiscale legale e giuridico. Abbiamo approfondito anche il ‘vivere bene’ in condominio, con edifici efficientati da un punto di vista energetico; abbiamo discusso di risparmio energetico, risanamento acustico, bonus antisismico. Gli ordini professionali hanno risposto con una massiccia partecipazione. Non siamo più gli amministratori della porta accanto, siamo professionisti equiparati agli altri ordini; ci prepariamo con la formazione e l’informazione“.
L’avvocato Gianluca Masullo, componente della Giunta nazionale Anaci, è intervenuto sul tema: ‘compiti, funzioni e responsabilità dell’amministratore derivanti dalla delibera di approvazione di esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria’. “Occorre affidare la gestione di questi lavori, che rappresentano un momento molto importante nella vita del condominio, a professionisti seri ed affidabili – ha detto Masullo -. Anaci si è fatta portatrice di un programma di aggiornamento per la formazione e la crescita professionale degli amministratori. Con la legge di riforma e le nuove norme, si sono ampliate notevolmente le responsabilità dell’amministratore che, quindi, con sempre maggiore diligenza ed attenzione, dovrà gestire e curare lavori che a volte ammontano a svariate centinaia di migliaia di euro“.
Antonio Scarpa, magistrato presso la Suprema Corte di Cassazione, ha trattato il tema: il fondo speciale, compiti, funzioni e responsabilità dell’assemblea e dell’amministratore. “E’ stato un intervento complesso di riforma della disciplina del condominio, che ha inciso anche sull’economia, perché attiene ai rapporti con gli appaltatori e con gli imprenditori edilizi; la riforma ha obbligato i condomini a dotarsi di un fondo patrimoniale precostituito per sostenere le spese per la manutenzione straordinaria dell’edificio. L’idea è quella di evitare che i condomini potessero disporre degli interventi particolarmente costosi, senza dotarsi della capienza economica dell’intervento“.
E’ stato anche un focus sulla situazione degli edifici condominiali a Taranto e provincia. L’azione di ripristino del condominio, inteso come edificio, è un’operazione che ha valore da un punto di vista architettonico e paesaggistico. I “vuoti urbani”, considerati non solo come spazi liberi, lasciati al degrado, ma anche come edifici non più abitabili, perché bisognosi di interventi di manutenzione, possono trovare una risposta nell’intervento di manutenzione, se condotto con professionalità.
Gianni Schiavone, tesoriere provinciale Anaci Taranto, ha spiegato: “Occorre poter lavorare insieme agli ordini professionali per riqualificare il nostro patrimonio che, in alcuni casi, è vetusto. Ci sono i palazzi di pregio, ma anche gli immobili storici, costruiti, nel ‘900, nel centro e nelle periferie tarantine, che se riqualificati permetterebbero un miglioramento urbana e sociale. Abbiamo molti stabili, soprattutto quelli degli anni ’50 e ’60, realizzati con materiale poco pregiato, che hanno necessità di essere riqualificati (tra gli esempi riportati, la situazione del quartiere Tamburi di Taranto). Abbiamo bisogno di lavorare tanto per mantenere, in qualità e sicurezza, gli interi stabili, non solo le proprietà private; affinché il condomino capisca che, in primis, è importante la manutenzione delle parti comuni“.