L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio ha avviato il 28 ottobre u.s. il progetto “Destination Make! Taranto”, percorso partecipato di co-progettazione della città-porto di Taranto come destinazione crocieristica di eccellenza.
L’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio (AdSPMI) ha coltivato, negli ultimi anni, la vocazione crocieristica dello scalo tarantino attraverso una serie di azioni promozionali su scala globale, mirate alla promozione del porto e di Taranto destinazione crocieristica ottenendo una serie di risultati: primo fra tutti l’inserimento di Taranto negli itinerari di Marella Cruises nel 2017 e, in seguito, il progressivo incremento delle prenotazioni (per il 2021 si prevedono circa 30.000 passeggeri in transito), tutti elementi che fanno segnare una svolta positiva, anche nell’ambito della più generale strategia di diversificazione dei traffici. L’Autorità di Sistema ha, pertanto, deciso di lanciare il progetto “Destination Make! Taranto” (coerente con le scelte strategiche in tale ambito contenute nel Programma Operativo Triennale 2020/2022) finalizzato a preparare Taranto, il suo porto, e l’intero ecosistema alla sfida dei prossimi anni e alla costruzione di un sistema di accoglienza sostenibile del traffico crocieristico.
Nel corso della sessione plenaria del percorso progettuale, tenutasi in data 28 ottobre u.s. – in modalità on line – istituzioni locali, esponenti del settore del turismo e della cultura, operatori e associazioni di categoria dei vari settori connessi al tema dell’accoglienza, dell’ospitalità e dell’intrattenimento, sono stati coinvolti e invitati a partecipare attivamente. L’AdSPMI e Destination Makers – società di consulenza per il marketing territoriale che ha realizzato alcune delle campagne più innovative nel panorama nazionale degli ultimi mesi –mirano a preparare l’ecosistema all’accoglienza dei nuovi viaggiatori/crocieristi, lavorando su alcuni elementi chiave come la consapevolezza della destinazione, la progettazione partecipata e la definizione condivisa di una linea strategica territoriale, in modo strettamente connesso e coordinato con le iniziative altrettanto innovative condotte dall’Amministrazione comunale. Numerosi i soggetti del territorio che hanno manifestato interesse partecipando alla sessione ed esprimendosi positivamente in merito alla volontà di contribuire attivamente al percorso proposto dall’Ente che porterà alla creazione di una nuova strategia di marketing territoriale per la città e il suo porto e, in seguito, all’elaborazione di una nuova offerta per il turismo crocieristico.
Nel corso della sessione plenaria il Presidente e il Segretario Generale dell’AdSPMI hanno illustrato la strategia delineata nel Piano Operativo Triennale e le azioni concrete per implementarla. Emma Taveri, Ceo di Destination Makers, ha presentato il progetto, con un focus anche sui trend più innovativi del turismo sostenibile e del destination marketing. Massimiliano Ventimiglia, CEO di Onde Alte, ha illustrato come il design thinking potrà stimolare il territorio a innovarsi. “Destination Make! Taranto” entra ora nel vivo: nel mese di novembre si parte con la co-progettazione attraverso un workshop al fine di raccogliere fabbisogni concreti e condivisi da mettere alla base della strategia e ancorarla all’obiettivo dell’affermazione di Taranto come destinazione emergente, meta di turismo crocieristico sostenibile e innovativo. Particolare attenzione è rivolta, infatti, al tema dell’innovazione: il percorso prevede un hackathon for destination, in cui le start-up selezionate verranno chiamate a lavorare su quanto emerso in fase di analisi dei fabbisogni, il tutto per creare i presupposti per soluzioni innovative che rispondano alle esigenze dei nuovi viaggiatori stimolando allo stesso tempo la crescita della imprenditorialità sul territorio.
“L’Autorità di Sistema Portuale ambisce a trasformare Taranto in una città-porto consapevole della propria eccellenza come destinazione crocieristica e pronta a valorizzare le peculiarità del proprio territorio” ha affermato il Presidente Sergio Prete. “Abbiamo fortemente desiderato il coinvolgimento degli stakeholder in questo percorso, aprendo i nostri processi istituzionali – così come abbiamo fatto a suo tempo con il POT – perché crediamo che solo attraverso la partecipazione e l’accoglienza delle istanze del territorio si possa costruire un percorso di crescita sostenibile. Il prossimo passo è coltivare e far crescere le potenzialità locali, farle lavorare insieme in modo integrato e stimolarne la crescita all’insegna di un modello alternativo di sviluppo”.