Domani la carovana della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese farà tappa a Grottaglie.
Una spedizione a pedali di 500 km dalle sorgenti di Cassano Irpino e Caposele (Avellino) alla cascata monumentale di Santa Maria di Leuca (Lecce), inseguendo le condotte storiche e le tracce centenarie del più grande acquedotto d’Europa.
Un’esperienza di mappatura e promozione collaborativa della ciclovia attraverso ponti canale, impianti di sollevamento, serbatoi pensili, opere di archeologia industriale e incontri con gli abitanti dei luoghi e gli aderenti al Coordinamento dal Basso, pedalando su alcuni tratti della pista di servizio temporaneamente aperta al transito delle bici. Si avvia la costruzione dal basso dell’itinerario possibile, ciclabile e narrativo, dell’Acquedotto Pugliese.
Un viaggio che servirà a definire il roadbook partecipato della ciclovia e che lancerà la serie di piccoli racconti sulla risorsa acqua e sulle vicende storiche che portarono alla realizzazione dell’acquedotto. Un viaggio a puntate che è partita con la storia di Camillo Rosalba, l’ingegnere-cartografo salernitano primo ideatore dell’acquedotto, al quale è stata dedicata l’edizione di quest’anno.
Ecco l’intenirario che il 31 agosto passerà da Grottaglie:
Mercoledì 31 Agosto 2016: Figazzano (Locorotondo) > Villa Castelli > Grottaglie > Fragagnano > Manduria (km 70)
Ciclovia dell’Acquedotto tratto realizzato, Monte Fellone, Centrale Idroelettrica Battaglia di Villa Castelli (visita), Lago Pappadai, strada di servizio del Consorzio di Bonifica dell’Arneo. Si pedala con SPRAR Martina Franca, Slam Onlus, Pro Loco Martina Franca, Sherwood Grottaglie, Tulime Villa Castelli. Incontri con gli amministratori e visite a cura di Tulime, Associazione Sherwood e Astrolabio Slow Tour Manduria.
La Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è una delle quattro ciclovie strategiche per l’Italia inserite dal Governo nella Legge di Stabilità 2016, l’unica nel Mezzogiorno d’Italia. La progettazione e realizzazione materiale degli interventi è coordinata dai Ministeri dei Trasporti e del Turismo (MIT e MIBACT) e gestita dalle Regioni Puglia, Basilicata e Campania e da Acquedotto Pugliese SpA.
Il Coordinamento dal Basso per la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, un comitato transregionale partecipato da oltre 60 associazioni e 20 imprese, parallelamente ed in supporto al progetto istituzionale, ha già avviato il proprio #cantieredalbasso: un processo di coinvolgimento attivo degli abitanti dei luoghi e degli stessi cicloviaggiatori nella costruzione, promozione e gestione dal basso dell’itinerario culturale dell’Acquedotto Pugliese.
Il sito aqp.bike, gestito dal Coordinamento, documenta le varie iniziative locali e il continuo e collettivo lavoro di esplorazione, rilievo e mappatura attraverso il quale verranno rese disponibili tracce gps, roadbook e riferimenti utili alla preparazione del viaggio in bicicletta lungo l’Acquedotto Pugliese.
L’obiettivo della Cicloesplorazione è quello di mappare e validare sia il percorso storico integrale da considerare ai fini del progetto della ciclovia, sia un percorso provvisorio che preveda dei tratti in parallelo alla pista di servizio non ancora percorribile.
Il percorso, le bici e la logistica
L’itinerario della ciclovia segue le tracce presenti lungo due condotte storiche dell’acquedotto: il Canale Principale e il Grande Sifone Leccese. Grazie alla collaborazione di Acquedotto Pugliese SpA, sarà possibile percorrere eccezionalmente alcuni tratti delle piste di servizio non ancora aperti al transito delle bici.
Il percorso sarà prevalentemente su strade bianche, strade rurali e locali, minimizzando al massimo il ricorso a strade provinciali. Verranno esplorati anche tratti su mulattiere e sentieri, al fine di associare alla traccia principale anche una variante interamente su sterrato, adatta per MTB e per la pratica del bikepacking. Le bici consigliate per affrontare la cicloesplorazione sono gravel bike, MTB e bici da viaggio con coperture adeguate. In base al numero degli iscritti si formeranno gruppi autonomi di max 6/7 persone. Si potrà naturalmente prendere parte a tutte o anche solo ad alcune tappe del viaggio.
Verrà garantita assistenza tecnica di supporto e transfer di rientro (con minibus/furgone). I partecipanti dovranno provvedere al trasporto del proprio bagaglio.
Accoglienza
Pernottamenti e pasti saranno autogestiti dai cicloesploratori. Si utilizzeranno strutture ricettive di vario tipo (B&B, hotel, agriturismo, campeggi) ed in alcune tappe si pernotterà in più strutture sperimentando l’offerta attuale di ospitalità diffusa.
Progetti e iniziative in corso
La Regione Puglia, attraverso Acquedotto Pugliese SpA, azienda di cui detiene la totalità delle azioni, ha finanziato e realizzato un primo tratto di 10 km della ciclovia in Valle d’Itria, tra Figazzano (località tra i Comuni di Locorotondo e Cisternino) e Ceglie Messapica (BR), con ulteriori 4 km in corso di ultimazione lungo l’ultimo tratto del Canale Principale fino a Villa Castelli.
Tale realizzazione nasce da uno studio di fattibilità e da un protocollo d’intesa tra la Regione e la sua azienda idrica del 2008 circa la percorribilità ciclistica e ciclopedonale delle vie di servizio dell’Acquedotto (Progetto CYRONMED, Delibere G.R. n.1585 del 9/9/2008 e nr.963 del 9/6/2009).
La Regione Puglia tra l’altro prevede espressamente tale riconversione attraverso la Legge Regionale “Interventi per favorire lo sviluppo della mobilità ciclistica” (L.R. 23 gennaio 2013, nr.1, Art. 4, comma 2). Tale previsione è ulteriormente sorretta, nel caso specifico della Ciclovia AQP, dalla Legge regionale nr.16 del 30 gennaio 2015 “Valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale”. L’itinerario ciclopedonale dell’acquedotto è stato inoltre acquisito dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e rappresenta un intervento prioritario per la Puglia.
Nel Piano Attuativo del Piano Regionale dei Trasporti 2015-2019 della Regione Puglia si prevede il completamento del tratto a nord fino a Gioia del Colle (BA) e, verso sud, il raccordo con la viabilità di servizio del Consorzio di Bonifica dell’Arneo (46 km di strada asfaltata già esistente) e con la pista ciclabile di ulteriori 20 km in corso di realizzazione tra Nardò e Seclì(opera di compensazione richiesta e ottenuta dai Comuni attraversati dai lavori di potenziamento della grande adduzione – III Lotto Acquedotto del Sinni).