“Ancora una volta la Città di Grottaglie si trova costretta a subire le scelte calate dall’alto, che in questo caso si ripercuotono in modo devastante sull’Ospedale di Grottaglie.” Tuona Sud In Movimento, senza giri di parole, in una nota stampa diffusa poco fa sul San Marco. Una nota accompagnata da un documento inviato a tutti gli organi di comunicazione (in basso).
“Mentre nei giorni scorsi il consiglio comunale di Grottaglie e i sindaci del distretto socio sanitario n°6, discutevano animatamente per la tutela della struttura ospedaliera, l’ASL di Taranto già da tempo aveva previsto di tagliare reparti e servizi del locale nosocomio. Infatti – si legge nel comunicato – da una nota dell’ASL a firma del Direttore Generale Stefano Rossi, del Direttore Sanitario Dr.ssa Leone e del Direttore Amministrativo inviata in Regione Puglia in data 23.11.2015, si comprende che è stata presentata ad Emiliano una richiesta di chiusura del Pronto Soccorso di Grottaglie, con spostamento delle professionalità verso il S.S. Annunziata di Taranto. Altre gravi decisioni riguardano l’ostetricia ove è prevista una attività ambulatoriale H6 (con implementazione ricoveri nella U.O di riferimento dello S.O.O.Annunziata) e l’urgenza chirurgica, che viene completamente esclusa. Tra le varie decisioni dunque vi è l’accorpamento di alcuni reparti a Manduria e a Taranto. Queste scelte, inevitabilmente porteranno alla lenta chiusura dell’ospedale, nonostante dati alla mano il nostro ospedale, considerate le difficoltà di personale, offre della performance migliori degli altri ospedali.” Giungono come un fulmine a ciel sereno le dichiarazioni dell’associazione politico culturale Sud In Movimento, rappresentata in consiglio comunale da Ciro D’Alò.
“Appaiono chiare – continua la nota – le motivazioni che hanno indotto Emiliano e l’Avv. Rossi a non presenziare al consiglio comunale del 3 dicembre, ma ciò che mi risulta ancora più difficile comprendere è come mai il Sindaco e gli esponenti del partito democratico di Grottaglie non erano a conoscenza di questo documento. Se veramente i predetti non fossero stati a conoscenza di ciò, come mai Emiliano e i consiglieri Regionali dell’area jonica non li hanno informati e stanno prendendo decisioni sulla loro testa? Appare sempre più urgente una mobilitazione che coinvolga i cittadini e i sindaci, per fermare queste scelte che danneggiano il territorio.”
“Per questo – conclude la nota – venerdì 11 a Bari (sono previsti pullman) bisognerà esseri in tanti, per far sentire la voce di un territorio già fortemente penalizzato.”