Poste le basi per un percorso antropologico sugli scritti di don Cosimo Occhibianco.
“Don Cosimo Occhibianco va letto sul piano scientifico antropologico e non come uno studioso locale“, il primo lancio che ha sottolineato Pierfranco Bruni. Grande successo per la manifestazione dedicata a Don Cosimo Occhibianco in occasione della giornata Internazionale della Lingua Madre, tenuta presso il Teatro Monticello a Grottaglie.
La Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto ha supportato gli Istituti scolastici ‘De Amicis’ e ‘Moscati’ di Grottaglie (TA) e il ‘Casalini’ di San Marzano di San Giuseppe (TA) nell’organizzazione della giornata in ricordo delle ricerche di stampo sociolinguistico ed etnoantropologico condotte dal compianto Don Cosimo Occhibianco.
Il coordinamento dell’incontro è stato affidato al prof. Giorgio Rosso. Lodevoli gli interventi dei dirigenti scolastici prof.sse Maria Teresa Alfonso e Anna Sturino, della Soprintendente, Arch. Maria Piccarreta, le testimonianze di Don Luciano Matichecchia e della giornalista Raffaella Capriglia e la relazione del Responsabie Antropologia della Sabap-Le, dott. Pierfranco Bruni.
La data intende commemorare il 21 febbraio 1952, in cui alcuni studenti furono colpiti e uccisi dalla polizia a Dacca, la capitale dell’attuale Bangladesh, mentre manifestavano per il riconoscimento della loro lingua, il bengalese, come una delle due lingue nazionali dell’allora Pakistan.
Una gran bella serata, quella grottagliese, con il saluto tra gli altri di din Alessandro Greco a nome del Vescovo di Taranto. Prossimi convegni su Don Cosimo Occhibianco a Taranto e Lecce.