“In questi giorni si è ottenuto un risultato assolutamente senza precedenti, che costituisce un precedente giurispudenziale incredibile: una sentenza RETROATTIVA contro Equitalia ed il suo fino ad ora potere illimitato di pignorare la prima casa.” A renderlo noto è il Francesco Galeone,
dottore commercialista, revisore legale e docente di economia e diritto, che spiega: “La tesi sostenuta da Equitalia era questa: riconosciamo il Decreto del Fare, ma solo a partire dalla sua entrata in vigore, ovvero dal 2013. Per tutti i casi antecedenti, la casa si mette all’asta.: Basandosi sulla crisi, che rende difficoltoso AI MOROSI, NON EVASORI, il pagamento del dovuto, impone che le leggi più favorevoli nel penale relative alla crisi economica, vengano applicate ragion di più nel CIVILE, come in questo caso; non esiste reato penale, perchè il cittadino ha dichiarato tutto, ma al limite morosità civile.
Pertanto – spiega Galeone – questa Eroina ha fatto in modo che il Decreto del Fare venisse applicato RETROATTIVAMENTE, sollecitando i Giudici a FARE GIURISPRUDENZA e chiedendo addirittura in udienza che vengano depositate le relative interrogazioni al Ministero di Economia e Finanza.
L’avvocato specifica inoltre in quali tre casi sarà possibile agire contro Equitalia, anche se il processo di pignoramento e messa all’asta è iniziato prima del Decreto del Fare:
1. Debito inferiore ai 120.000 €
2. Prima casa
3. Casa di residenza
Complimenti all’avvocato che con questa prima sentenza ha quantomeno cerato un primo risultato.
Vorrei ricordare però – conclude Galeone – che il sottoscritto nel mese di Maggio inviava chat al collega sottosegretario Enrico Zanetti e per conoscenza all’onorevole Matarrese di modificare il testo di legge in quanto cerava un‘ingiustizia basata solo sulla data di inizio del procedimento. Vorrei ricordare che una sentenza non è legge e quindi ribadisco all’On Matarrese e Zanetti di prendere atto della mia richiesta che coinvolge migliaia di contribuenti.”