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Roma, 17 febbraio 2023 – Stipendi con Buste paga più leggere in 22 province su 107 tra il 2019 e il 2021. In queste aree un lavoratore dipendente ha perso in media nel triennio 312 euro, a fronte di una crescita nazionale di circa 301 euro.

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Sensibili sono le differenze a livello territoriale. Salari più magri di oltre mille euro a testa si registrano a Venezia, Firenze e Prato. Mentre crescite al top si rilevano a Milano (+1.908 euro), Parma (+1.425) e Savona (+1.282).

Sotto la Madonnina i dipendenti sono anche i meglio pagati d’Italia, con uno stipendio medio di 30.464 euro nel 2021, due volte e mezzo la media nazionale di 12.473 euro e nove volte più alto di quello di Rieti fanalino di coda nella classifica retributiva.

Ma, va detto, che nel capoluogo lombardo il reddito da lavoro dipendente rappresenta oltre il 90% del reddito disponibile contro il 23,9% di Rieti e il 63,1% della media nazionale.

È quanto emerge dalle elaborazioni provinciali realizzate dal Centro Studi Tagliacarne sulle voci che compongono il reddito disponibile a prezzi correnti.

Ma se Milano è la prima provincia italiana per valore pro-capite dei salari, Savona (+14,3%), Oristano (+11,8%) e Sud Sardegna (+11,2%) presentano i maggiori incrementi delle retribuzioni.

Tra 2019 e 2021, il peso in termini pro-capite del reddito da lavoro dipendente sul totale del reddito disponibile è rimasto stabile intorno al 63%. Ma in 42 province su 107, delle quali solo sei sono del Mezzogiorno, è aumentato passando dal 68,7% nel 2019 al 69,7% nel 2021.

Nel complesso, l’incidenza delle retribuzioni sulle entrate disponibili si rileva più marcata nelle città metropolitane (71,3%) meno nelle province (57,6%). Ai due estremi di questa forbice, come abbiamo visto, si trovano Rieti con il 23,9% e Milano con il 90,7%.

Tanto che, se stilassimo una classifica del reddito disponibile al netto del reddito da lavoro dipendente, il capoluogo lombardo precipiterebbe all’ultimo posto in classifica con appena 3.131 euro a testa.

Graduatoria delle province/città metropolitane per redditi da lavoro dipendente procapite[1] e variazioni percentuali rispetto al 2019. Anno 2021. Valori in euro

POS PROVINCIA/CITTA’ METROPOLITANA VALORI PROCAPITE VARIAZIONE PERCENTUALE POS PROVINCIA/CITTA’ METROPOLITANA VALORI PROCAPITE VARIAZIONE PERCENTUALE
1 Milano 30.464,86 6,7 55 Fermo 9.966,20 -4,3
2 Bolzano/Bozen 18.942,08 0,2 56 La Spezia 9.514,73 5,3
3 Bologna 18.628,65 2,3 57 Terni 9.483,63 4,8
4 Parma 18.175,33 8,5 58 Rimini 9.469,21 -8,5
5 Roma 17.774,30 2,7 59 Como 9.345,05 -0,3
6 Reggio nell’Emilia 16.912,12 2,5 60 Siracusa 9.243,22 2,2
7 Firenze 16.686,53 -5,8 61 Varese 9.213,09 -0,5
8 Modena 16.572,83 1,6 62 Sassari 9.016,39 0,8
9 Vicenza 16.451,67 3,1 63 Gorizia 8.953,91 -4,7
10 Genova 16.031,29 0,4 64 Pistoia 8.684,79 1,5
11 Pordenone 15.887,39 3,8 65 Cremona 8.627,56 6,0
12 Verona 15.749,16 1,7 66 Salerno 8.537,75 5,5
13 Trieste 15.672,95 3,1 67 Potenza 8.525,26 4,3
14 Torino 15.424,47 2,3 68 Catanzaro 8.445,54 1,3
15 Trento 15.086,36 3,2 69 Napoli 8.442,72 -1,8
16 Cuneo 14.340,13 6,0 70 Asti 8.428,20 5,1
17 Cagliari 14.244,03 4,9 71 Massa-Carrara 8.226,02 4,3
18 Forlì-Cesena 14.002,18 5,6 72 Catania 8.087,86 -1,6
19 Padova 13.924,12 0,8 73 Crotone 7.982,50 6,3
20 Udine 13.888,68 1,1 74 Ferrara 7.855,44 -0,4
21 Treviso 13.668,82 1,3 75 Campobasso 7.787,24 1,9
22 Monza e della Brianza 13.375,01 4,4 76 Oristano 7.723,58 11,8
23 Pesaro e Urbino 13.332,64 2,3 77 Rovigo 7.637,26 2,4
24 Prato 13.290,94 -7,1 78 Barletta-Andria-Trani 7.539,91 2,7
25 Siena 13.249,98 4,8 79 Caltanissetta 7.491,41 4,4
26 Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 13.200,30 -1,8 80 Palermo 7.378,06 0,6
27 Chieti 13.097,78 3,8 81 Avellino 7.240,57 3,8
28 Lucca 13.017,52 3,1 82 Messina 7.117,01 -2,2
29 Bergamo 12.843,66 1,2 83 Brindisi 7.006,01 1,6
30 Novara 12.789,03 0,9 84 Latina 6.933,84 5,2
31 Ravenna 12.133,57 1,7 85 Verbano-Cusio-Ossola 6.831,58 -3,2
32 Perugia 12.085,92 2,4 86 Lecce 6.807,40 0,5
33 Biella 12.052,70 -0,9 87 Grosseto 6.735,57 0,5
34 Belluno 11.862,50 1,4 88 Cosenza 6.708,28 1,7
35 Bari 11.848,91 3,7 89 Vibo Valentia 6.696,33 0,7
36 Ancona 11.812,17 3,2 90 Caserta 6.694,35 7,5
37 Venezia 11.650,52 -8,2 91 Lodi 6.678,37 -4,9
38 Vercelli 11.640,12 -0,5 92 Imperia 6.665,26 3,1
39 Piacenza 11.564,83 6,2 93 Taranto 6.649,34 -0,2
40 Alessandria 11.494,87 3,0 94 Sondrio 6.604,60 -13,0
41 Brescia 11.430,51 0,7 95 Reggio Calabria 6.591,84 4,1
42 Pisa 11.290,35 2,4 96 Sud Sardegna 6.513,93 11,3
43 Macerata 11.058,14 0,5 97 Foggia 6.483,67 3,1
44 Mantova 10.822,42 5,4 98 Trapani 6.361,74 0,7
45 Arezzo 10.769,55 -0,6 99 L’Aquila 6.281,75 -0,9
46 Pescara 10.760,31 1,5 100 Frosinone 6.055,31 0,4
47 Teramo 10.620,16 2,3 101 Nuoro 5.991,62 2,9
48 Ascoli Piceno 10.612,07 2,5 102 Benevento 5.728,95 1,5
49 Isernia 10.559,32 5,1 103 Pavia 5.673,98 3,7
50 Livorno 10.321,11 5,9 104 Enna 5.557,75 8,8
51 Ragusa 10.268,88 5,8 105 Agrigento 5.337,89 7,5
52 Savona 10.215,21 14,4 106 Viterbo 4.062,25 0,8
53 Lecco 10.131,24 -0,5 107 Rieti 3.317,55 7,2
54 Matera 10.044,88 3,9 ITALIA 12.473,20 2,5

Fonte: Centro Studi Tagliacarne-Unioncamere

 

Graduatoria delle province/città metropolitane per incidenza percentuale del reddito da lavoro dipendente sul totale del reddito disponibile[2]. Anno 2021

POS PROVINCIA/CITTA’ METROPOLITANA INCIDENZE PERCENTUALI POS PROVINCIA/CITTA’ METROPOLITANA INCIDENZE PERCENTUALI
1 Milano 90,7 55 Catanzaro 55,0
2 Roma 75,7 56 Sassari 54,8
3 Vicenza 74,2 57 Caltanissetta 54,8
4 Parma 73,4 58 Fermo 54,5
5 Reggio nell’Emilia 72,7 59 Salerno 54,5
6 Bolzano/Bozen 72,0 60 Catania 54,5
7 Verona 71,8 61 Ascoli Piceno 54,4
8 Chieti 71,5 62 La Spezia 53,1
9 Pordenone 71,0 63 Terni 52,2
10 Modena 70,6 64 Avellino 52,0
11 Bologna 69,9 65 Caserta 52,0
12 Firenze 69,6 66 Barletta-Andria-Trani 51,5
13 Trieste 69,2 67 Gorizia 51,3
14 Trento 67,4 68 Pistoia 50,7
15 Treviso 67,1 69 Varese 50,6
16 Cagliari 67,1 70 Brindisi 50,6
17 Torino 67,1 71 Campobasso 50,4
18 Genova 65,4 72 Livorno 50,0
19 Prato 64,7 73 Vibo Valentia 49,5
20 Pesaro e Urbino 64,7 74 Oristano 49,5
21 Novara 64,5 75 Lecco 49,3
22 Padova 64,2 76 Como 49,2
23 Isernia 64,0 77 Foggia 49,2
24 Bari 63,8 78 Palermo 49,1
25 Udine 63,6 79 Reggio Calabria 48,6
26 Bergamo 63,0 80 Latina 48,6
27 Cuneo 63,0 81 Massa-Carrara 48,4
28 Siena 62,5 82 Rimini 48,3
29 Forlì-Cesena 62,3 83 Lecce 47,8
30 Monza e della Brianza 61,9 84 Cremona 47,8
31 Ragusa 61,8 85 Taranto 47,8
32 Lucca 61,7 86 Cosenza 47,2
33 Teramo 61,5 87 Asti 46,6
34 Perugia 61,5 88 Frosinone 46,2
35 Pescara 61,2 89 Messina 45,6
36 Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste 61,1 90 Sud Sardegna 45,5
37 Ancona 60,5 91 Rovigo 45,2
38 Siracusa 59,7 92 Savona 45,2
39 Crotone 59,5 93 Trapani 44,9
40 Matera 59,1 94 Enna 44,7
41 Alessandria 58,9 95 Lodi 44,0
42 Venezia 58,9 96 Nuoro 43,1
43 Brescia 58,7 97 Benevento 43,0
44 Vercelli 58,3 98 L’Aquila 42,7
45 Pisa 58,1 99 Agrigento 42,2
46 Biella 57,7 100 Ferrara 40,9
47 Arezzo 57,5 101 Verbano-Cusio-Ossola 38,3
48 Napoli 57,1 102 Imperia 36,9
49 Mantova 57,1 103 Sondrio 36,6
50 Macerata 56,8 104 Grosseto 35,5
51 Potenza 56,7 105 Pavia 35,0
52 Belluno 56,2 106 Viterbo 27,3
53 Ravenna 55,6 107 Rieti 23,9
54 Piacenza 55,1 ITALIA 63,1

Fonte: Centro Studi Tagliacarne-Unioncamere

[1] Compenso complessivo riconosciuto da un datore di lavoro a un lavoratore dipendente, comprende: retribuzioni lorde, retribuzioni in denaro, retribuzioni in natura, contributi sociali a carico dei datori di lavoro, contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro, contributi sociali figurativi a carico dei datori di lavoro.

[2] Il reddito disponibile è dato dalla somma dei redditi da lavoro dipendente, redditi da capitale, proventi delle attività legate alla produzione per autoconsumo e trasferimenti sociali a cui vengono sottratti imposte e contributi sociali. Rappresenta le risorse che le famiglie hanno a disposizione per consumi e risparmio

 

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