“Due avvistamenti in due giorni di almeno tre esemplari, uno dei quali ripreso grazie alla tecnologia del drone, che restituisce immagini dall’alto spettacolari del Golfo di Taranto. Una delle imbarcazioni della Jonian Dolphin, l’associazione di ricerca scientifica finalizzata allo studio dei cetacei nel mar Ionio settentrionale, si è imbattuta nuovamente in un capodoglio, filmato durante un’emersione e un grande sbuffo accompagnati dalla tipica pinnata. Negli ultimi 2 anni sono stati 7 gli avvistamenti di questi magnifici animali e il numero di individui è salito a 27. “Ma il dato più importante – spiega Carmelo Fanizza, responsabile dell’associazione – è che da quattro anni abbiamo documentato la presenza di questi splendidi giganti del mare a rischio estinzione in uno dei tratti, quello della costa davanti alla città di Taranto, più antropizzati del Mediterraneo”, è quanto pubblica il quotidiano La Repubblica mostrando le immagini mozzafiato di questo stupendo avvistamento.
Il capodoglio (Physeter macrocephalus, Linnaeus 1758) o fisetere (dal greco φῡσητήρ, phȳsētḗr, “sfiatatoio”, “che soffia”)è il più grande di tutti gli Odontoceti e il più grande animale vivente munito di denti: misura infatti fino a 18 metri di lunghezza. L’enorme testa e la forma caratteristica del capodoglio, così come il ruolo centrale che ricopre in Moby-Dick di Herman Melville, hanno consentito a molti di descriverlo come l’archetipo della balena. Anche a causa di Melville il capodoglio viene associato comunemente con il Leviatano della Bibbia.
Il capodoglio è anche conosciuto come cascialottoo cascialoto, oggi in disuso in italiano ma diffuso in altre lingue come cachalote, cachalot e simili, nome di origine portoghese che deriva probabilmente da cachola, termine colloquiale che significa “testa”. I capodogli sono stati cacciati fino a tempi recenti nell’arcipelago atlantico portoghese delle Azzorre. Il capodoglio è anche l’animale di Stato del Connecticut.
Il termine “capodoglio” deriva da “capo d’olio” e trae origine dalla sostanza oleo-cerosa presente nel loro cranio.