600mila utenti domestici in tutta Italia stanno ricevendo in questi giorni, o la stanno per ricevere a breve, una lettera da parte di società di distribuzione del gas che annuncia la sostituzione, senza oneri per l’utente, dei contatori del gas con nuovi misuratori elettronici.
Il piano di installazione ha diverse scadenze a seconda del contatore e della dimensione del distributore, ad esempio entro il 31 dicembre prossimo devono essere sostituito il 15% dei contatori con portata G10 (che includono anche i condomini) e il 3% dei contatori G6 o di portata inferiore (utenze domestiche).
Maria Antonietta Brigida, presidente di Federconsumatori Taranto, nell’occasione sottolinea che «le famiglie devono essere informate almeno tre mesi prima e la data di esecuzione della sostituzione del contatore nell’abitazione deve essere comunicata con almeno 10 giorni solari di anticipo».
L’operazione richiederà mediamente due ore e agli utenti e devono essere fornite le informazioni sulle funzioni del display che consentano la visualizzazione di data e ora, la totalizzazione dei consumi (complessiva e per fascia multioraria), la registrazione dei consumi su base giornaliera e degli ultimi 70 giorni e la garanzia sul salvataggio dei dati e sicurezza.
In caso il consumatore abbia dei dubbi sul funzionamento del vecchio contatore del gas sostituito ha diritto, entro 15 giorni dalla data di sostituzione, di richiedere alla sua società di vendita una verifica metrologica. Se dal controllo non si evidenziano errori nella misurazione dei m3 di gas del contatore, la spesa di tale verifica è a carico del consumatore. In caso contrario, il consumatore stesso non dovrà pagare.
Maria Antonietta Brigida consiglia che «il consumatore, al momento della sostituzione del vecchio contatore, si faccia consegnare o faccia una foto con i valori dei m3 dei consumi registrati dal contatore, al fine di avere piena contezza e trasparenza al momento della successiva fatturazione dei consumi».
Da tempo, infatti, Federconsumatori denuncia che oltre il 20% dei 20 milioni di contatori del gas in Italia non sono letti da parte dei distributori almeno una volta all’anno, come invece prevedono le delibere dell’AEEGSI. Auspica quindi che da qui al 2018 – quando il 60% dei contatori in servizio dovrà essere sostituito con i contatori digitali – si riduca in modo significativo il forte peso dei reclami registrati in questi anni, in particolare nel settore gas sia nel mercato libero che nel mercato tutelato riguardanti il tema dei consumi presunti e a conguaglio.