luglio 2016, Santoro si incatena sotto l'ospedale
Pubblicità in concessione a Google

Presta da sempre attenzione alla sanità e alla salute pubblica. Scorrendo tra le pagine del nostro blog sono decine e decine gli interventi che ha fatto come politico e come persona per salvaguardare le sorti dell’Ospedale San Marco. Lui è Michele Santoro e a Grottaglie, ma non solo, non ha bisogno di presentazioni. Questa mattina ha dato il buongiorno ai suoi followers sui social annunciando pubblicamente le sue sofferenze e invitando ad avere fiducia e speranza.

Pubblicità in concessione a Google

“Ho passato gli ultimi anni della mia vita a gestire tanti problemi di salute. Qualche mese fa mi è stato detto che probabilmente dovrò fare un trapianto del fegato. Ho sofferto molto però ho avuto conforto, sostegno e cure mediche. In questo momento però stiamo vivendo una tale tragedia che i miei problemi di salute sono passati un attimo in secondo piano. Dobbiamo sconfiggere il Covid19. Parenti e malati devono essere aiutati. La Sanità è davvero una delle poche cose che contano. Il mio abbraccio a tutte le persone che soffrono. Io so cosa provate. Il vostro dolore non può che essere il mio”.

E’ questo il messaggio che lancia pubblicamente il decano della politica grottagliese, attualmente consigliere comunale, invitando tutti ad avere fiducia e speranza, lui che di sofferenze legate alla salute negli ultimi anni ne ha patite tante.

Non è un caso che la foto di copertina di questo post lo veda incatenarsi proprio davanti al nosocomio grottagliese in una delle tantissime battaglia a sua difesa. Era luglio del 2016. Michele Santoro aveva appena visto lasciarsi sfuggire la possibilità di guidare la città come sindaco (al ballottaggio vinse Ciro D’Alò). “L’ospedale non si tocca” e come da promessa in campagna elettorale si incatenò sotto il San Marco a seguito della decisione di chiudere i reparti di ostetricia e declassare il pronto soccorso a punto di primo intervento gestito dal 118.

“Grazie a tutte, tutte le persone che mi sono state vicine, in modo diretto ed indiretto, in primis la mia famiglia, i miei parenti e i miei amici. E grazie all’onorevole Gianfranco Chiarelli , al sindaco Ciro D’Alò, al consigliere Ciro Petrarulo e al segretario generale del comune di Grottaglie dott. Tamburrano per la vicinanza che mi hanno manifestato.”

Che dire, da parte nostra lanciamo un grande in bocca al lupo a Michele Santoro e a tutti coloro che in questo momento soffrono e stanno lottando riprendendo proprio le sue parole: “Dobbiamo sconfiggere il Covid19“.

Pubblicità in concessione a Google