“Nei giorni scorsi abbiamo appreso da stampa e notiziari TV nazionali e locali di una operazione della guardia di Finanza, coordinata dall’autorità giudiziaria, per fare luce su un sistema di malaffare mirante ad agevolare concessioni di esercizio di discariche e gestioni raccolta rifiuti in tutta la provincia di Taranto.” Lo ricorda in una nota il Circolo Pier Paolo Pasolini di Sinistra Italiana di Grottaglie.
“Sono finiti agli arresti politici ed imprenditori locali – prosegue la nota – e il disegno che riservava a Grottaglie altre sopraelevazioni e lotti di discariche è stato, per il momento, stoppato. Questo è stato possibile per l’abnegazione e la vigilanza di associazioni e singoli cittadini, assecondati con forza dall’amministrazione comunale che finalmente, in questi ultimi anni si è schierata contro la distruzione del territorio e in difesa della salute dei cittadini. Infatti, i provvedimenti introdotti a livello regionale e comunale come il divieto di coltivazione di cave già dismesse e l’impossibilità di riempirle di rifiuti si sono rivelati insormontabili per chi era avvezzo ad ottenere ogni concessione.
Questi provvedimenti sono stati voluti con forza soprattutto a Grottaglie dal circolo Pier Paolo Pasolini di Sinistra Italiana, che ha messo a disposizione in provincia, in regione e a Grottaglie risorse e capacità politica. Gli impedimenti hanno indotto i trafficanti a infrangere le regole con la complicità di amministratori e funzionari accondiscendenti pur di raggiungere i propri obbiettivi. Questo si evince dal coinvolgimento di amministratori provinciali, procuratori e procacciatori nella vicenda discarica di Grottaglie e di altre discariche della provincia e negli appalti nella gestione dei rifiuti.
Viene da chiedersi – conclude la nota di Sinistra Italiana di Grottaglie, perché per i comuni mortali è prevista l’interdizione dai pubblici servizi e non si studia e appronta una legge che preveda per corruttori e corrotti l’interdizione da ogni gara di interesse pubblico e privato?“