Un’altra segnalazione relativa al centro storico di Grottaglie, ancora una miscela di bisogno, indifferenza alle regole, scarso rispetto degli altri e rischi per l’incolumità propria ed altrui.
Avviene in via Caputo, vicolo caratteristico del centro storico, ma non mancano decine di altri casi, alcuni già segnalati, anche più volte. «Lì, davanti a quella porta sfondata che riesce a tenersi accostata per via di un pezzo di fil di ferro agganciato alla meglio, qualche giorno fa, c’era un muro di mattoni di tufo: un vano non agibile e, in quanto tale, “murato” dai proprietari che sono diversi eredi residenti al Nord.» Così ci scrivono, allegando l’immagine che pubblichiamo. «Ieri, i vicini di casa, si rendono conto di come qualcosa è cambiato. Ci si reca sul luogo e ad altri residenti, che stendono i panni sul muro laterale, gli viene chiesto:” Ma perché l’avete fatto?” E uno di loro:”Noi avere bambini. Volere una casa”.»
Chi siano i legittimi proprietari di quell’abitazione, quali siano le condizioni igienico sanitarie di una casa abbandonata da anni senza acqua ed energia elettrica, quali i pericoli di un edificio la cui stabilità potrebbe essere a rischio non importa a chi è disperato; l’importante è avere un tetto sulla testa. «I residenti della zona hanno chiesto a chi ha intenzione di appropriarsi indebitamente di quell’abitazione di rimettere a posto i mattoni di tufo ma non l’hanno fatto. – racconta ancora la segnalazione – I loro figli sono numerosi e la maggioranza sono tutti piccoli tra i 3 e 7 anni. E’ stato chiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine ma la risposta è stata che gli agenti non possono fare nulla a meno che la casa non venga effettivamente occupata e solo in flagranza di reato si potrà chiedere il loro intervento. Una volta che i proprietari saranno giù potranno andare a sporgere denuncia e rimettere in sicurezza la casetta che – tra l’altro – ha un pozzo appena subito dopo la porta di ingresso.»
Casi di ordinaria (in)cività, si potrebbe dire, casi che però sono accanto a noi, che ci riguardano tutti, che uniscono in un filo difficile da districare chi è consigliato dalla disperazione del bisogno e chi ha il sacrosanto diritto di tutelare la sua proprietà e di non voler essere coinvolto come responsabile di un eventuale incidente che dovesse accadere a chi improvvidamente dovesse varcare quella soglia.