«Si è svolta nella sede del Consiglio Comunale, la riunione della seconda commissione (Assetto del territorio e lavori pubblici) per esaminare l’atto d’indirizzo da approvare in occasione della riunione del Consiglio comunale l’11.2.15.» A fornire una cronaca dell’incontro è Vincenzo Lacorte, consigliere comunale per Sinistra, Ecologia e Libertà e La Grottaglie Migliore.
«Con questo atto di indirizzo – spiega Lacorte – il Sindaco si farebbe dare un mandato a stipulare con la Provincia un protocollo d’intesa per l’utilizzo della sede dell’ex tribunale a sede
distaccata del Liceo Moscati.
In sede di esame della bozza di deliberato è emerso che dal Marzo del 2014, vi sono stati contatti tra il Sindaco e il Commissario della Provincia,
Guarda caso – prosegue Lacorte, a distanza di un anno, in occasione di un consiglio comunale programmato all’unanimità dei gruppi per l’11pv con all’odg il tema del Liceo Moscati, il Sindaco dal cilindro esibisce l’atto di indirizzo.
Nel corso della riunione è stata avanzata la ipotesi di dedicare a succursale del Moscati, la ex sede dell’Archimede ma il Sindaco non ha voluto ascoltare.
Personalmente – continua Lacorte, ho posto il problema che in realtà il mandato alla stipula di un protocollo, con una istituzione che a mesi dovrebbe cessare di esistere, non ha alcun valore giuridico con chi eventualmente ne assorbirà le competenze, in quanto l’eventuale mandato dovrebbe essere dato per la stipula di un contratto di fitto con il relativo corollario dei reciproci impegni a partire da un progetto di ristrutturazione dell’ex tribunale o dell’ex sede “Archimede” per fare una valutazione comparata della bontà anche di prospettiva della scelta in chiave di vivibilità del centro Storico ed agibilità didattica completa per gli alunni. Altrimenti è solo propaganda a spese degli alunni del Moscati, ai quali viene negata una scuola degna del nome.
Senza sottovalutare il rischio che il Comune ristrutturi sulla base di un protocollo un plesso che poi chi sostituisce la Provincia voglia utilizzare in base ad altre idee e bisognerà quindi poi riristrutturare il tutto alla faccia dell’oculato utilizzo delle risorse pubbliche.
Purtroppo – conclude Vincenzo Lacorte – la Magggioranza, già in commissione non ha voluto ascoltare, approvando la relazione del Sindaco e la sua proposta di indirizzo (a se stesso…….) con 5 voti a favore e 4 contrari.
Una considerazione finale: alla riunione mancavano 2 esponenti di minoranza, se presenti, forse il Sindaco, almeno in commissione, avrebbe avuto un voto contrario e magari costretto ad un approccio meno propagandistico».