Ha davvero del clamoroso la scoperta fatta dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico finanziaria di Napoli e dal Nucleo speciale di polizia valutaria in una abitazione rurale tra gli uliveti della provincia di Taranto.
Tre falsari campani, sono stati arrestati.
L’opificio, attrezzato con macchine da stampa off set particolarmente sofisticate e altamente performanti, era stato ricavato all’interno di una villetta unifamiliare negli uliveti del comune di Maruggio.
In specie, il laboratorio clandestino – di proprietà dei figli di uno degli arrestati, difficilmente raggiungibile e originariamente utilizzato come residenza estiva – era collocato in un immobile che aveva subìto modifiche strutturali per consentire l’alloggiamento dei voluminosi macchinari necessari per la stampa, provenienti dall’ hinterland napoletano e trasportati con mezzi pesanti. Le riprese dall’alto effettuate con l’ausilio dei mezzi aerei del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Taranto hanno permesso, tuttavia, di sorvegliare “a distanza” l’abitazione sin dalle prime fasi di allestimento della stamperia. Il tempestivo e fulmineo intervento dei militari della Guardia di Finanza ha impedito ai tre responsabili di darsi alla fuga, cogliendoli in flagranza di reato, mentre la produzione di banconote false era a pieno regime.
Gli stessi, infatti, avevano già realizzato un quantitativo di banconote contraffatte nell’ordine di circa 8 milioni di euro.
I preliminari accertamenti effettuati sulle banconote hanno permesso di constatarne la pregevole fattura, in grado di ingannare facilmente chiunque ne fosse venuto in possesso.
Si procede per i reati di associazione per delinquere e falsificazione di banconote euro.