«Con riferimento al “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura “Cura – Legalità – Uscita dal ghetto” per i lavoratori stranieri, sottoscritto il 27 maggio u.s. da Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil con i Ministeri del Lavoro, dell’Interno e delle Politiche agricole alimentari e forestali, nella relativa trasposizione in Puglia – individuata tra le cinque Regioni a maggior rischio e per cui sono disponibili risorse relative al PON sicurezza – la Fai Cisl ha radicalmente battuto l’orientamento iniziale di tenerne fuori Taranto e Brindisi intesi come territori dove la storia sindacale contro questa piaga sociale è particolarmente ricca e circostanziata, ben oltre la visione dei “ghetti” assunta in un primo momento come criterio esclusivo.» Lo dichiara Antonio La Fortuna, Segretario Generale della FAI CISL di Taranto Brindisi.
«Nel Protocollo, come è noto – prosegue Antonio La Fortuna , vengono affrontate le questioni dell’accoglienza e dell’integrazione, dell’istituzione di presidi medico-sanitari, del trasporto gratuito della manodopera nei luoghi di lavoro, nonché della promozione di legalità e sicurezza nei rapporti di lavoro. I recenti incontri convocati dalla Prefettura ionica, con sindacati, Enti di controllo e Forze dell’Ordine per il monitoraggio continuo del fenomeno del caporalato, si caratterizzano certamente quali segnali importanti ma condizione fondamentale, a nostro giudizio, rimane l’approvazione definitiva del Ddl 2217 di contrasto al caporalato.
E sarà, dunque, per rilanciare la centralità della contrattazione nella lotta allo sfruttamento del lavoro in agricoltura e ad estirpare questo fenomeno mafioso, che ci stiamo preparando con incontri ed assemblee molto partecipate con i lavoratori, sia nel territorio Taranto Brindisi che nelle Aziende più grandi, alla manifestazione con corteo che si terrà a Bari, sabato 25 giugno p.v. come deciso dalle Federazioni nazionali confederali del settore Agricolo ed Agroindustriale. La Fai Cisl Taranto Brindisi sarà, anche stavolta, in prima linea nelle sollecitazioni al Governo perché acceleri, appunto, l’approvazione del Ddl 2217 varato a novembre ma ancora fermo in Senato e, al contempo, nell’invito pressante alle Associazioni datoriali a chiudere i negoziati in corso, sui Contratti provinciali di lavoro (Cpl).
A tale riguardo e per quanto riguarda in particolare il territorio ionico – rimarca Antonio La Fortuna, esprimiamo l’auspicio che, a partire dal prossimo incontro per il rinnovo del Cpl scaduto a fine 2015, le Associazioni datoriali vogliano effettivamente entrare nel merito della trattativa, senza ulteriori indugi o rinvii ingiustificabili. Non è più il tempo degli annunci di buone intenzioni, né di tollerare le nuove forme di schiavismo che degradano con il sommerso, le elusioni e l’illegalità la qualità del lavoro agricolo, meno che mai di rassegnarsi socialmente all’ “odiosa pratica del caporalato” denunciata anche dal Presidente della Repubblica Mattarella, anche operando per esempio l’uso distorto dei voucher, in un’economia illegale e sommersa nel settore agricolo valutata in circa 17 miliardi.
Diventerà strategico, dunque – conclude La Fortuna, il funzionamento a livello territoriale della Cabina di regia istituita presso l’Inps e il rafforzamento della Rete del lavoro agricolo di qualità, con l’attivazione di misure premiali per le imprese in regola con il Contratto nazionale e con quello Provinciale. La Fai Cisl Taranto Brindisi continuerà a fare, insieme con le sue migliaia di associati, la propria parte.»