“Credo che un titolo di giornale tradisca anche quello che dice la Lorenzin. La Lorenzin dice delle cose assolutamente oggettive”. Così il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, commentando questa mattina con i giornalisti le dichiarazioni rilasciate dal ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, sulla sanità pugliese. Secondo il Ministro, intervistato dal Corriere del Mezzogiorno, i servizi sanitari della Puglia non sono adeguati agli standard nazionali.
“La Puglia – ha specificato Vendola – parte da una condizione di sottodimensionamento del personale sanitario e parasanitario, c’è da una domanda di specialità, di medici. E questo lo sanno tutti. La Puglia parte da una rete sanitaria particolarmente vetusta, arretrata e poco infrastrutturale. Noi, in un decennio, abbiamo modernizzato la rete, portato le grandi macchine e abbiamo fatto anche il piano di rientro che è stato per molti anni una specie di guerra da combattere giorno dopo giorno. Oggi la Puglia è di fronte agli occhi della Corte di conti una Regione che ha un bilancio sanitario con il segno più. Per decenni avevamo confidenza con 300-400 milioni di euro di disavanzo, quest’anno non c’è disavanzo nei conti della sanità. Io consegno a chi verrà dopo di me un bilancio sano. Ma è del tutto ovvio – ha concluso Vendola – che abbiamo bisogno delle risorse, altro che tagli, per poter assumere specialisti, per poter portare medici e infermieri non solo negli ospedali ma anche nei servizi territoriali, nei poliambulatori, nei consultori, nei presidi della salute mentale e in quelli per la lotta alle dipendenze patologiche. Abbiamo bisogno di questo altrimenti facciamo la guerra senza esercito e senza armi”.