Oggi la Chiesa Cattolica celebra San Francesco di Paola, che gode in Italia, e non solo, di una grande venerazione frutto anche del suo originale messaggio di penitenza, umiltà e carità, che incise significativamente nella storia della Chiesa tra Quattro e Cinquecento e fu alla base della fondazione di un nuovo ordine religioso che appunto per umiltà volle chiamare dei Minimi. Alla vita ed Santo ed all’imponente complesso monumentale della chiesa e del convento dei Paolotti di Grottaglie venne dedicata nel dicembre 2008 una interessante serata, con un convegno tenuto nella splendida chiesa di S. Francesco di Paola a Grottaglie.
A relazionare sulle testimonianze storiche, religiose e artistiche su S. Francesco di Paola e sui Paolotti a Grottaglie fu il prof. Rosario Quaranta, con le conclusioni affidate al P. Salvatore Palmino della locale Comunità dei Minimi, il tutto con coordinamento affidato al dott. Roberto Burano.
L’evento sottolineò che Grottaglie, oltre a conservare una sentita devozione verso questo santo, ha la fortuna di ospitare una comunità di Minimi o Paolotti in un importante complesso monumentale, costituito da una chiesa che è tra le più interessanti e meglio conservate del territorio, da un grandioso convento, notevole per gli aspetti storici ed architettonici, e da un chiostro da considerarsi tra i più belli della regione.
La monografia storico – artistica su S. Francesco di Paola e sui “Paolotti” di Grottaglie curata da Rosario Quaranta, si presentò come un’opera impegnativa e di ampio respiro, ricchissima di notizie, dati, documenti, testimonianze storiche, devozionali e artistiche. La ricerca del prof. Quaranta si suddivideva in due parti. Nella prima, sulla scorta di documentazione storica in gran parte inedita, si riportavano le vicende storiche, partendo dalla figura Santo Fondatore e dalla presenza in Puglia dei suoi religiosi e fissando le vicende della comunità Minima grottagliese dalla fondazione (1536) alla soppressione murattiana del 1809, alla lunga assenza dei religiosi, al rientro degli stessi nel 1943 e all’azione spirituale e sociale svolta fino ai giorni nostri.
Diverse pagine erano dedicate anche a quei Paolotti che nel tempo hanno illustrato il convento grottagliese, ad esempio al fondatore e venerabile P. Girolamo Sammarco, all’acclamato oratore sacro del Seicento P. Giambattista Coccioli, allo storico della provincia Minima di Puglia P. Antonio Serio del secolo XVII, al Lettore P. Pietro Cuscele (sec. XIX), fino all’indimenticabile P. Francesco Stea, cittadino onorario di Grottaglie.
Una sezione era dedicata alla devozione, al culto e all’iconografia, prendendo così in esame gli elementi della tradizione popolare, letteraria e liturgica (con significativi riferimenti ad es. ad alcuni letterati grottagliesi e al suo poeta Giuseppe Battista); gli aspetti iconografici che è possibile riscontrare numerosi sul territorio attraverso i secoli, fino alle recenti mostre iconografiche ed artistiche dei giorni nostri, con l’immancabile legame, tra l’altro, con la tradizione ceramica grottagliese e con i ceramisti che hanno proprio in S. Francesco di Paola il loro santo protettore.
La seconda parte riguardava il complesso monumentale, con la descrizione della chiesa, analizzata nei vari elementi costitutivi e descritta nelle varie e monumentali cappelle, e del convento, con un’attenzione al vasto e artistico refettorio dei frati, e al cospicuo patrimonio d’arte che vi si conserva a mo’ di Museo dell’arte e della religiosità Minima.
Dovuto risalto venne dato al chiostro di cui si evidenziano gli aspetti architettonici, pittorici e culturali (lunette di Bernardino Greco da Copertino del 1723 raffiguranti i miracoli del santo e corredate da didascalie letterarie e dagli stemmi delle famiglie grottagliesi).
Si descrivevano inoltre le significative testimonianze costituite da molti ambienti ipogei sottostanti in buona parte al complesso conventuale, e cioè le varie grotte, nonché le cisterne del complesso sistema di approvvigionamento idrico e gli antichi frantoi. Non mancano cenni alle antiche e importanti masserie dei Paolotti nel territorio grottagliese (Giulianello, Li Gronci, Paparazio e Salete) e al di fuori di esso (S. Barbato nell’ex feudo di Francavilla e La Specchia in agro di Lizzano).
Ricchissima, come s’è detto, la documentazione storica utilizzata; di questa vennero riproposti integralmente una trentina di documenti per lo più inediti che vanno dal 1538 ai giorni nostri.
Al termine della serata dedicata a San Francesco da Paola, le videocamere di Grottaglie In Rete raccolsero le impressioni del prof. Rosario Quaranta, dell’ assessore Cavallo, del dott. Pierfranco Bruni e del dott. Roberto Burano, che prendendo spunto dal tema della serata, hanno parlato di antiche testimonianze e nuovi progetti legati al santo di Paola, tanto caro ai Grottagliesi.
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