Circa un quarto delle uve da vino prodotte in Italia sono destinate alla produzione del cosiddetto vino comune.
In Puglia questa percentuale sale in maniera significativa raggiungendo quasi il 50% secondo i dati della Commissione Europea contenuti nel rapporto del Consiglio per la ricerca in Agricoltura e per l’analisi dell’economia agraria.
Una produzione che, se non giustamente valorizzata e canalizzata verso il consumatore finale rischia di divenire vinificazione “da taglio” per altri prodotti, con il rischio di soggiacere alle logiche di prezzo del mercato internazionale, mettendo a repentaglio la sussistenza stessa delle aziende locali.
“Da oltre 50 anni vinifichiamo uve provenienti dal territorio murgiano a cavallo tra Puglia e Basilicata – spiega Antonio Divella dell’omonima azienda vinicola di Santeramo in Colle – e la sussistenza stessa dei tanti vitigni per uva da vino comune è messa a rischio dalle logiche del mercato internazionale”. Di qui l’idea di una partnership con un’altra azienda, altrettanto radicata sul territorio che, invece, ha fatto del confezionamento e della commercializzazione del vino comune tramite la distribuzione organizzata il proprio core-business, Lavermicocca Vini. “La nostra scelta aziendale – spiega Giuseppe Lavermicocca che rappresenta la quarta generazione familiare impegnata nell’enologia – è quella di restituire al prodotto ‘vino’ la sua dimensione quotidiana e, soprattutto, offrire un prodotto di qualità ad un giusto prezzo”. Un giusto prezzo per il consumatore ma anche un giusto prezzo per i produttori che beneficiano di una immissione diretta sul mercato del loro prodotto attraverso la sapiente opera di “mescitori” del terzo millennio della famiglia Lavermicocca.
Il sodalizio imprenditoriale tra le due storiche realtà, che rappresenta il consolidamento e il rilancio di un rapporto commerciale già esistente, permette ad una cospicua quantità di prodotto locale classificato come “comune” di essere valorizzato all’interno della grande distribuzione. Questo rappresenta un valido e concreto sostegno all’economia vinicola del territorio tradizionalmente votata a quello che veniva classificato come “vino da tavola”.
Ciascuna mantenendo la propria identità – la Divella nei processi di vinificazione vera e propria e la Lavermicocca dedicandosi in maniera peculiare al confezionamento e all’immissione sul mercato attraverso la GDO – le due aziende lavorano per rafforzare l’attuale presenza non disdegnando una naturale apertura a nuove opportunità commerciali oltre che a nuovi territori.